
Linkedin, conosciuto da tutti come social “work oriented”, è sempre stato utilizzato per restare aggiornati sui propri settori di competenza e dai professionisti che volevano cercare o offrire lavoro.
Complice la pandemia che ha accellerato e modificato le dinamiche lavorative “tradizionali” facendo aumentare notevolmente il numero dei freelance, ha lanciato un servizio appositamente pensato per intercettare i loro bisogni e le loro esigenze: il Service Market Place.
Che cos’è?
Il nuovo servizio consente alle aziende di trovare freelance appartenenti a diverse categorie professionali, attualmente 250 che raddoppieranno prossimamente, localizzati in qualunque parte del mondo, senza limitazioni geografiche.
Un “luogo” in cui i datori di lavoro avranno la possibilità di confrontare le tariffe, i servizi offerti dai professionisti, condividere recensioni sui loro servizi oltre che inviare proposte di collaborazione una volta scelto il profilo più in linea alle loro esigenze.
Molti competitor come UpWork e Fiverr, a cui Linkedin cerca di sottrarre utenti, già propongono queste funzioni, ma sembra che Linkedin voglia migliorare al massimo l’esperienza offrendo dei servizi aggiuntivi ai Freelance, come la possibilità di ricevere pagamenti attraverso un portafoglio digitale, in cui il professionista potrà ricevere i pagamenti da trasferire sul proprio conto o da spendere in servizi all’interno della piattaforma.
Attualmente, infatti, non sono ancora presenti funzioni specifiche che permettono di eseguire e riscuotere pagamenti o inviare un preventivo, ma sembrano tutte opzioni che verranno a breve incrementate.
Un aspetto davvero molto interessante che metterebbe al centro, ancora una volta, la figura dei Creator/Freelance come già fatto da molti altri social network.
Come funziona?
Per iniziare ad utilizzare questa funzione è necessario attivare direttamente dal proprio profilo LinkedIn la pagina da freelance. Una volta completata, utilizzando Service Marketplace, la pagina del Freelance comparirà tra i risultati di ricerca, facendo trovare i professionisti più in linea alle esigenze del cliente.
Il profilo LinkedIn e la pagina su Service Marketplace del freelance restano sempre collegati, in modo tale che il potenziale cliente potrà scoprire nell’immediato se il professionista trovato ha collegamenti in comune, elemento che a volte influenza la scelta o meno del futuro collaboratore.
Inoltre sarà sempre possibile leggere le recensioni e il rating di chi ha già usufruito dei servizi del Freelance o contattarlo direttamente tramite messaggio, anche senza necessità di inviare prima una richiesta di collegamento.
Ad oggi questa funzione sembra favorisca più il cliente che il freelance in quanto sia la possibilità di recensire e votare che di trovare il cliente in cerca di un freelance, non possono essere fatte dai professionisti ma solo dal lato “cliente”.
Attualmente Service Marketplace è completamente gratuito per i liberi professionisti ma è probabile che, in caso di successo, possa essere inserito un costo di abbonamento al servizio.
Oltre a queste novità, Linkedin si prepara ad inserire nuovi filtri per la ricerca di vacancy e offerte di lavoro che prevedono la modalità da remoto o con formule ibride.
Conclusioni
La sfida di LinkedIn, come molti altri social network nell’ultimo periodo, è quella di rinnovarsi continuamente e di riuscire a intercettare i bisogni dei suoi iscritti, provando ad attirarne di nuovi e cercando di aumentare il tempo di permanenza e di utilizzo.
Sembra ormai una prassi ben consolidata nel mondo dei social network, quella di trovare strumenti in grado di attirare gli utenti attivi e fidelizzarli attraverso meccanismi di monetizzazione. Un modo per gratificare l’utente/creator e al contempo “sfruttarne” le potenzialità per costruire ambienti virtuali sempre più adatti alle loro esigenze.
Di certo le premesse sono positive in quanto da alcuni sondaggi è emerso che ben 2 milioni di iscritti hanno manifestato interesse proprio per Service Marketplace.
Ma riuscirà Linkedin a far decollare questo nuovo servizio? Le scommesse come sempre sono aperte!