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Irene Iannone

Threads è arrivato in Italia.

By NEWS

Superate le strette UE in fatto di trattamenti dei dati personali.

C’era attesa nell’aria, fosse solo per il costante hype messo in campo da Instagram, che aveva aggiunto il tasto “Threads” nel proprio menù interno (ma che, cliccandoci sopra, chiedeva di avere ancora un po’ di pazienza).

Il “nuovo Twitter”, nonostante fosse online negli USA già da mesi, ha tardato ad affermarsi in Europa, dove le leggi sul rispetto dei dati personali sono molto più severe.

Insomma, adesso ci siamo.

Threads è finalmente online dal 14 dicembre. Si tratta di una piattaforma strettamente connessa a Instagram, che si pone come alternativa coerente per tutti gli scontenti di X.

Proprio come quest’ultimo, l’interfaccia è impostata sulla condivisione di pensieri brevi e concisi; poche parole, all’interno delle quali condensare i propri concetti.

Fonte: Digital Flow

Facebook e Instagram a pagamento, la decisione di Meta: 9,99 al mese su pc, 12,99 su smartphone

By NEWS

Lo annuncia la società americana: la scelta «per conformarsi alle normative europee in evoluzione». Chi preferisce potrà continuare a utilizzare gratuitamente i servizi con annunci pubblicitari personalizzati.

Facebook e Instagram a pagamento:

Facebook e Instagram lanceranno a partire da novembre (secondo un rumor non confermato da Meta già dal 6 novembre) un piano di abbonamenti a pagamento per utilizzare le due piattaforme senza pubblicità. Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi da parte del Wall Street Journal, l’annuncio ufficiale arriva direttamente dalla società americana. La decisione, si legge nel comunicato, è stata presa «per conformarsi alle normative europee in evoluzione». Gli abbonamenti saranno disponibili nei Paesi dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo, oltre che in Svizzera. Chi risiede in queste regioni avrà la scelta «tra continuare a utilizzare gratuitamente i servizi con annunci pubblicitari personalizzati oppure iscriversi e non vedere più gli annunci. Finché le persone sono abbonate, le loro informazioni non saranno utilizzate per le pubblicità».Sullo stesso argomento

Gli abbonamenti costeranno 9,99 euro al mese su web e 12,99 euro al mese su iOS e Android. Meta ha poi precisato che a partire dal primo marzo 2024 agli account aggiuntivi di ciascun utente, verrà applicato un costo aggiuntivo di 6 euro al mese sulla versione web e di 8 euro al mese per l’accesso mobile. L’annuncio ha subito avuto un riflesso positivo sulle azioni del marchio, in rialzo a inizio mercato del 3,5%. Nel prosieguo del comunicato, Meta ha poi voluto specificare la propria filosofia d’impresa: «Crediamo in un Internet supportato dalla pubblicità, perché dà alle persone l’accesso a prodotti e servizi personalizzati, indipendentemente dal loro status economico, e inoltre consente alle piccole imprese di raggiungere potenziali clienti, far crescere la propria attività e creare nuovi mercati, favorendo la crescita dell’economia europea». E si prosegue, spiegando le motivazioni della decisione: «Come altre aziende, continueremo a sostenere la necessità di un Internet supportato da annunci pubblicitari, anche con la nostra nuova offerta di abbonamenti. Ma rispettiamo lo spirito e lo scopo di queste normative europee in evoluzione e ci impegniamo a rispettarle».

Fonte: https://www.corriere.it/tecnologia/23_ottobre_30/facebook-e-instagram-a-pagamento-la-decisione-di-meta-9-99-al-mese-su-pc-12-99-su-smartphone-663a35ac-c7d8-4a1c-8f7d-528fa8f89xlk.shtml?refresh_ce

Google ci fornirà notizie sull’uso e le origini di un’immagine presa dal web.

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Così, sapremo se un sito la sta sfruttando in modo improprio (come le foto fuori contesto) o se è fake.

Anche Big G è impegnato sul fronte della disinformazione.

Il conflitto israelo-palestinese ha acuito la necessità, per i media e – soprattutto – per i motori di ricerca, di essere veritieri ed affidabili.

Ultimamente, molti pseudo-enti di informazione stanno facendo sciacallaggio, pubblicando scatti che non c’entrano nulla con la guerra in Medio Oriente, e che contribuiscono solo a creare disinformazione al riguardo (foto di esplosioni mai avvenute, palazzi distrutti che neanche si trovano in Israele, immagini di cadaveri che vengono dall’altra parte del mondo…).

Per ovviare, dicevamo, Google sta per lanciare “About this image”, una funzione che dà informazioni istantanee riguardo a un’immagine presa dal web:

– chi l’ha usata;

– in che circostanza (blog, gallery o altro);

– metadati.

In questo modo, una persona è in grado di farsi un’idea chiara sulla natura di quella foto.

Immaginiamo che questa funzione fosse disponibile ai tempi del Papa col piumino bianco da trapper; noi tutti avremmo potuto cliccare sulle impostazioni e accorgerci (attraverso i metadati) che questa immagine era stata creata con l’IA e che molti siti l’avevano già additata come fake.

Forse, ci sarebbero stati meno clamore e gente scandalizzata.

Questa funzione di Google è attualmente disponibile solo per gli utenti inglesi, ma dovrebbe espandersi presto anche a tutti gli altri.

Fonte: Digital Flow

TikTok organizzerà un concerto dal vivo

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attraverso i volti musicali più popolari della piattaforma (Cardi B, Niall Horan, Anitta e Charlie Puth)!

L’influenza dell’app cinese sul settore musicale è sempre più consistente.

Non a caso, molte case discografiche si basano su TikTok per scoprire il prossimo “big name” e molti artisti hanno addirittura deciso di cambiare i titoli dei propri pezzi per allinearsi meglio alle tendenze in-app.

Insomma, questa piattaforma ne ha fatta di strada dall’antica nomea di “social dei balletti”, così tanta da arrivare ad organizzare anche un evento musicale di interesse mondiale, chiamato “In The Mix”.

“In The Mix è un evento di musica dal vivo globale unico nel suo genere, che dà vita alla musica, alle tendenze e alle esperienze che la nostra comunità apprezza e crea ogni giorno. Gli headliner di In The Mix sono quattro dei più grandi artisti che definiscono il genere su TikTok e nel mondo della musica oggi:  Cardi B, Niall Horan, Anitta e Charlie Puth. Esibendosi a tutto tondo, i fan potranno vivere un’esperienza davvero unica, da vicino e personale”.

L’evento si svolgerà allo Sloan Park di Mesa, in Arizona , il 10 dicembre, e sarà trasmesso in streaming a livello globale tramite TikTok LIVE.

Per aumentare ulteriormente il buzz intorno al proprio nome, TikTok ha provveduto ad applicare anche strategie di vendita dedicate:

“I biglietti in prevendita verranno lanciati esclusivamente su TikTok. I fan che seguono gli artisti principali su TikTok possono ricevere un codice speciale che consente loro di acquistare i biglietti in anticipo”.

Fonte: Digital Flow

Instagram testa i feed dedicati a contenuti provenienti solo dagli account verificati.

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Fino ad oggi, era possibile per tutti gli utenti selezionare due tipi di feed:

– quello classico;

– quello degli account “preferiti”.

Da qualche giorno, però, alcuni profili potrebbero aver notato una novità: il feed con soli contenuti verificati, cioè quelli pubblicati da account abbonati a Meta Verified (spunta blu).

Il senso di tutto questo?

Se da un lato, infatti, agli utenti non cambia un granché (perché dovrebbero voler escludere alcuni account seguiti solo perché non hanno spunta?), poterebbe avere un senso per gli abbonati a Meta Verified (si tratta di un servizio ulteriore, che contribuisce a giustificare il pagamento di un mensile).

Facendo un po’ gli avvocati del diavolo, però, a noi viene da pensare che sia tutto un modo per preparare il terreno a una divisione strutturale di Instagram che, come molti lasciano filtrare, potrebbe decidere di dividersi secondo piani d’abbonamento.

Che, a breve, possano vedere i contenuti verificati solo utenti paganti?

Fonte: Digital Flow

Whatsapp diventa multiplo: chi ha due numeri, potrà passare da un account all’altro (ad esempio, dal personale al professionale), senza disconnettersi ogni volta.

By NEWS

Whatsapp ha appena introdotto una funzione che per alcuni potrebbe non significare un granché, ma che sarà molto utile per chi, invece, ha due numeri di telefono.

Pensa ai liberi professionisti o agli imprenditori, che ogni giorno tentano di mantenere divise vita lavorativa e privata.

Molti ricorrono a due cellulari diversi, con account Whatsapp diversi, ma la soluzione potrebbe essere arrivata:

finalmente, la piattaforma di messaggistica darà la possibilità di switchare da un numero all’altro senza che l’utente debba per forza disconnettere ogni volta.

Un semplice clic (come su Instagram o Facebook) e si passa all’altro account. In questo modo, il lavoro rimane confinato e si può accedere a Whatsapp senza temere di essere rintracciati da qualche cliente.

Fonte: Digital Flow

Anche su Twitch arrivano le storie di 48h

By NEWS

La moda delle storie, finalmente, ha coinvolto anche Twitch.

Da questa piattaforma, infatti, arrivavano sempre più di frequente le lamentele degli stessi streamer, che le reclamavano a gran voce.

Perché?

Be’, perché, come possiamo osservare su Instagram, le storie sono diventate uno strumento cruciale per costruire e consolidare le community.

I contenuti di questo formato sono utili, ad esempio, per:

– integrare la comunicazione;

– fare hype;

– dare tips e informazioni last minute;

– mostrare stralici di live;

– raccontare il quotidiano…

Proprio tutto quello che, fino ad ora, mancava su Twitch.

Per i prossimi mesi, Twitch annuncia l’arrivo di altre nuove funzionalità, per arricchire le storie: creazione di sondaggi, capacità di editing e altro.

Fonte: Digital Flow

Instagram sta testando i sondaggi nei commenti

By NEWS

Dopo storie e DM, ora i sondaggi arrivano anche nei commenti dei post Instagram.

Si tratta di uno degli strumenti interattivi più in voga dell’app, motivo che giustificherebbe la scelta di estenderne l’utilizzo.

Del resto, è un modo semplice, veloce e poco dispendioso per gli utenti, che riescono ad interagire col contenuto, senza troppo sforzo.

Al contempo, è uno strumento magico sia per influencer che per creator, sempre alla ricerca di sistemi per “capire” il proprio pubblico.

Il CEO di Instagram Adam Mosseri e Mark Zuckerberg hanno confermato che si tratta di un test, ma che la funzione verrà presto estesa a tutti gli utenti della piattaforma.

Fonte: Digital Flow

Google, se hai un profilo aziendale ora puoi aggiungere i collegamenti diretti ai profili social.

By TIPS

Buone notizie per chi possiede un’azienda o un’attività:

Google, dopo aver testato la funzionalità negli scorsi mesi, ha ufficialmente rilasciato la possibilità, per i profili aziendali, di aggiungere i link alle pagine social.

Una mossa che potremmo definire “generosa” per gli utenti, che ora possono navigare e farsi un’idea olistica dell’attività ricercata, ma che, di certo, ha l’inconveniente (per Google) di sviare l’attenzione proprio da Big G.

Non è più un mistero che molti social vengano utilizzati come motori di ricerca (Instagram e TikTok, ad esempio, sono le app più usate dai giovani per cercare luoghi dove mangiare) e consentirgli un accesso diretto tramite Google potrebbe, in teoria, rafforzare questa prassi.

Per ora, la lista dei social “ammissibili” sui profili aziendali Google comprende:

  • Facebook.
  • Instagram.
  • LinkedIn.
  • Pinterest.
  • TikTok.
  • X.
  • YouTube.

Se vuoi iniziare a personalizzare in tal senso il tuo profilo aziendale,clicca qui.

Fonte: Digital Flow

Nuovo social all’orizzonte: si chiama Canopy e nasce per consentire ai creator di fare networking.

By NEWS

La mente di una ex dipendente di TikTok, Ayomi Samaraweera, ha partorito un’idea, figlia dell’esperienza del suo vecchio lavoro e di quella del suo percorso da tiktoker.

“Quando stavo creando contenuti, è stato un viaggio molto doloroso”, ha detto.

“Sono riuscita a far crescere il mio account, ma mentre lo facevo, ricordo di aver pensato: ‘È così difficile’. È anche molto solitario… gran parte dell’essere un creator significa imparare attraverso prove ed errori. Credo che questo processo possa essere accelerato se condividiamo le informazioni tra loro”.

Il concetto fondante di Canopy (questo il nome della nuova app), è proprio questo: permettere ai creator di fare rete, di confrontarsi, di trovare spunti utili e, in definitiva, di crescere come professionisti.

“Un Gen Z su quattro vuole diventare un creatore di contenuti, ma non esiste una laurea o un percorso chiaro su come farlo”, ha dichiarato ancora Ayomi.

Per agevolare questo processo, Canopy mette a disposizione una interfaccia familiare a molti social: post, commenti, Mi piace, profili e così via…

Come accedere alla piattaforma?

Attualmente, non è possibile farlo liberamente. Siamo ancora in fase di progetto-pilota e Canopy sta selezionando circa 1.000 influencer, provenienti dai maggiori social in circolazione.

Fun fact: tra questi, c’è anche OnlyFans, a dimostrazione del fatto che questa nuova piattaforma punta a tutti i creatori di contenuti, senza distinzioni di nicchia (ma con un occhio di riguardo per quelli che provengono dal mondo di moda, bellezza e lifestyle, perché “hanno il potenziale di guadagno e il potere di spesa più elevati”).

Fonte: Digital Flow

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