Skip to main content
All Posts By

Irene Iannone

Google my business, la risorsa giusta per la tua attività!

By TIPS
Che sia per lavoro, per piacere, per commissioni impreviste…
Quando dobbiamo recarci in un luogo, la prima cosa che facciamo è nella maggior parte dei casi attivare una ricerca su Google.
Che sia mirata sul nome di un posto ben preciso o a più step, è il modo più intuitivo ed automatico che abbiamo di mettere a fuoco il da farsi e collezionare le informazioni necessarie.
Che dici, è così anche per te?
Beh, sembra che siamo in tanti!
Secondo una stima di Hubspot, infatti, ogni giorno nel mondo vengono fatte circa 5,6 miliardi di ricerche su Google.
In più, secondo uno studio questa volta di Googlecirca il 30% di tutte le ricerche ha a che fare con un luogo.
Nella maggior parte dei casi queste ricerche restituiscono un risultato proveniente da Google Maps; ne consegue che circa 1,6 miliardi di ricerche ogni giorno su Google mostrano un qualche risultato proveniente da Google Maps.

Numeri impressionanti, no?

Google My Business è un prodotto di Google che non va nè sottovalutato nè ignorato, tanto per cominciare è gratuito, quindi motivo in più per usufruirne e seconda cosa ti consente di avere una presenza online fissa nelle ricerche degli utenti, potendo così fronteggiare i tuoi diretti concorrenti locali già presenti.

Sostanzialmente, si tratta della scheda della tua attività commerciale che uscirà come risultato di ricerca sia su Google che su Google Maps.
Facciamo un esempio pratico per chi non conosce ancora tale risorsa: se sono un utente e cerco su Google “Ristorante a Bologna“, la prima cosa che vedrò, prima ancora dei classici risultati testuali in elenco, sarà la mappa di Google con i marcatori e l’elenco di tutte quelle attività (di ristorazione in questo caso) presenti localmente in quella città. Ecco quindi l’importanza di avere una propria scheda Google My Business in quell’elenco.
Non è tutto però, perché l’importanza e la potenzialità di avere una scheda Google My Business non termina con la sua pubblicazione.
Una volta che l’avrai creata, dovrai prima completarla in tutte le sue indispensabili informazioni aziendali che saranno utili ai clienti che ti cercano e successivamente pubblicarla. Da questo momento però, sbagli se credi che il lavoro sia finito qui (Google è un algoritmo ma non è stupido), difatti dovrai proseguire nel tempo a curarla e soprattutto ad aggiornarla, poiché quest’ultime modifiche avranno una grande importanza per il motore di ricerca stesso al punto che più la scheda della tua attività sarà aggiornata, e più alta sarà nel tempo la posizione in classifica nelle ricerche.
E di certo non serve che ti dica che l’essere tra i primi risultati anche in Google My Business ha una visibilità ed una risonanza ben diversa tra i clienti e rispetto ai tuoi diretti concorrenti locali.

Fonte presa da: Veronica Gentili e https://www.fabiogasparrini.net/google-my-business-la-scheda-indispensabile-per-la-tua-attivita/

Siae e Meta trovano l’accordo (temporaneo), alle stesse condizioni pre-rottura

By NEWS

La musica torna su Instagram e Meta almeno fino a ottobre! Poco meno di un mese fa, l’Antitrust aveva “spronato” Meta e Siae a trovare un accordo.

Il tavolo delle trattative, per fortuna, sembra aver partorito un primo grande risultato: un’intesa tra le parti, che consentirà agli utenti di Instagram e Meta di poter accedere di nuovo alle canzoni protette dalla Società Italiana degli Autori ed Editori.

“La Siae esprime soddisfazione per questo risultato, cercato e raggiunto, ma rimane comunque impegnata a tutelare gli interessi dei suoi iscritti continuando a lavorare instancabilmente per raggiungere un accordo definitivo e duraturo improntato all’equità e alla trasparenza, così come chiede anche la Direttiva europea sul Copyright”.

Entrambe le parti coinvolte, però, specificano che si tratta di un accordo temporaneo, valido fino al 6 ottobre, che, di fatto, proroga le medesime condizioni contrattuali che avevano preceduto la rottura.

Ora, le trattative andranno avanti, per trovare un’intesa definitiva prima di quella data.

A noi non resta che aspettare (e sperare) che arrivi.

Fonte presa da: Digital flow

Meta Verified arriva in Italia: la spunta blu disponibile per tutti i profili (tranne i tipi “business”), a partire da circa 11€/mese.

By NEWS

L’annuncio generale da parte di Meta era arrivato a febbraio, ma per l’approdo della famosa spunta nel nostro Paese sono occorsi circa 3 mesi in più.

Tempi dilatati a parte, adesso ci siamo davvero:

Meta Verified sbarca ufficialmente in Italia.

La spunta blu a pagamento (11,99$ al mese da web o 14,99$ da iOS) sarà disponibile su Instagram solo per profili di tipo Creator, Personale e Privato. Non per il tipo Business!

Quali sono i vantaggi di Meta Verified?

– Verifica dell’identità.

– Maggiori protezioni.

– Accesso prioritario al servizio clienti.

Ad oggi, Meta ha aperto le liste d’attesa per ottenere il riconoscimento.

Come fare per mettersi “in fila”?

Se possiedi i giusti requisiti, ti basta andare sul tuo profilo, cliccare sulle 3 linee in alto a destra, selezionare “Meta Verified” e iscriverti alla lista.

Poi, non ti resta che attendere!

Fonte presa da: Digital Flow

Ora su Instagram è possibile aggiungere fino a 5 link nel profilo

By NEWS, TIPS

Instagram has launched one of its most requested feature updates, giving users the ability to add up to five links in their IG bio, expanding on its capacity to drive traffic.

Instagram multiple links on bio

As per Instagram:

“Starting today, the update will make it easier for creators and other users to highlight their passions, bring awareness to causes they care about, promote brands they love, showcase their personal business, and more.” 

As you can see in these screenshots, your Instagram bio will now display how many links you have available, via profile linking. When tapped, users will then get a Linktree-like overview of the various link options that you’ve enabled.

Which is bad news for Linktree, and other linking tools. Instagram’s opposition to external links has long been the key driver of usage for third-party link aggregator tools, but now, people will be able to replicate that capacity within the app itself, which will no doubt see many abandon their paid subscriptions to third-party apps.

But then again, some of these tools enable branding options that could still act as an enticement, along with more link display options. It’s also become such a standard behavior now that users don’t find it jarring, so maybe, some businesses will stick with third-party link tools, even with this new capacity available.

But it will likely limit new users signing on, as they can now do the same in-app.

It’s good for users, though, and there’s a range of ways that brands and creators can utilize this capacity to drive traffic to various URLs to maximize their brand presence.

It’s actually surprising that Instagram’s taken this long to implement it, as it’s been testing it since 2021, but now, it’s decided, is the time to push ahead.

To add multiple links to your IG profile, head to ‘Edit profile’ > ‘Links’ > ‘Add external link’. From there, you can drag and drop to order your links as you’d like them to appear in the app. 

Le 3 novità di Instagram sui reel.

By NEWS
Come sappiamo, i reel sono l’attuale e più cospicua miniera d’oro di Instagram.
Ed è per questo che l’app ha introdotto 3 importanti novità al riguardo:
1 “Reel Trends”, per trovare audio e hashtag di tendenza. Da Instagram:“I creator sono sempre alla ricerca di nuove idee per i contenuti, quindi ora stiamo aggiungendo una destinazione dedicata alle ultime tendenze. Sarai in grado di trovare i brani e gli hashtag più trendy sui reel, vedere quante volte l’audio è stato usato, toccare per provarlo o salvarlo”.
2 Nuovo flusso di editing, per abbinare video, adesivi, testo e audio, tutto su un’unica schermata.Non sarà più necessario usare altre app per editare, modificare e allestire i contenuti da pubblicare.
3 Watch time più raffinato: ”aiuterà a capire meglio dove le persone sono coinvolte all’interno del reel”.


Fonte: Digital Flow

Anche su LinkedIn arrivano le spunte blu (e le aziende idonee non dovranno pagare per averle)

By NEWS

La questione della credibilità e dell’affidabilità è materia molto seria.
Molte app social hanno provato a fronteggiarla con la famosa spunta blu, tentativo nobile, ma parzialmente ridimensionato dalla questione degli abbonamenti.
Come sappiamo, infatti, Facebook, Instagram e Twitter rilasciano la spunta blu, ma solo pagando.
In LinkedIn, invece, il badge non viene affatto visto come una via per la monetizzazione.
Al contrario, come spiega Alex Weinert, vicepresidente della sicurezza delle identità di Microsoft (proprietaria dell’app):
“L’autenticità online non è mai stata così importante. Abbiamo assistito a un costante aumento delle presentazioni fraudolente negli ultimi anni, con persone che fingono di essere qualcun altro. Abbiamo bisogno di un sistema che ci dia la validità del professionista con cui si sta parlando,anche per certificare la presenza di un’azienda online”.
Insomma, di valori ne esistono ancora, a questo mondo…

Fonte: Digital Flow

TikTok sostituirà la sezione “Amici” con quella “Esplora”: sarà molto simile al formato a griglia tipico di Instagram.

By NEWS
TikTok ha sempre avuto un tratto distintivo rispetto a tutti gli altri social:
non nasce per riunire le persone che si conoscono nel mondo reale, ma per fare scoprire cose, individui e trend nuovi.
Ed è forse per questo che TikTok ha deciso di fare dietrofront rispetto ad una modifica operata lo scorso anno, quando introdusse la sezione “Amici” (con l’evidente intento di connettere persone che già si conoscono).
Ma ecco la novità: entro qualche mese (siamo ancora in fase di test), sparirà la scheda “Amici” e arriverà “Esplora”, una sezione molto simile a quella che già osserviamo su Instagram.
Qui si potranno guardare i video di tendenza, organizzati per hashtag, trovare nuovi creatori da seguire e visualizzare alcuni dei video più virali.



Fonte: Digital Flow

Instagram: annunci tra i risultati di ricerca

By NEWS

Immagina di aver appena digitato “Skin care” sulla barra di ricerca. Molto presto, tra i risultati, non appariranno solo post inerenti, ma anche annunci sponsorizzati correlati. “Gli annunci verranno visualizzati nel feed che le persone possono scorrere quando toccano un post dai risultati di ricerca. Abbiamo in programma di lanciare questo posizionamento a livello globale nei prossimi mesi”.

Instagram lancia Reminder Ads

By NEWS
Se hai un evento che non vuoi perdere (come una live, un programma sportivo, l’uscita di un film ecc.), ora ti basterà cliccare sul bottone “Remind me” (posizionato nella parte inferiore dei contenuti).
Un ottimo modo per i brand per rimanere agganciati alle loro community, e per i fan di restare connessi con gli eventi che più li appassionano.

Meta e Siae non trovano un accordo: via la musica italiana da Instagram e Facebook

By NEWS

Il colosso di Mark Zuckerberg e la Società Italiana degli Autori ed Editori non hanno rinnovato la licenza scaduta in gennaio. Ecco cosa cambia e perché 

Instagram e Facebook, salta l'accordo con la Siae: «Via la musica dai social di Meta»

Via la musica italiana da Instagram e Facebook

Meta, l’azienda a cui fanno capo i due social network, e la Siae, la principale società che gestisce il diritto d’autore delle opere musicali in Italia, non hanno trovato un’intesa economica per rinnovare l’accordo di licenza che era  scaduto il 1° gennaio 2023.

«La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità assoluta e per questo motivo avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae all’interno della nostra libreria musicale. Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 paesi nel mondo e continueremo a impegnarci per raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti» ha scritto un portavoce di Meta in una nota.

Nella sua replica Siae parla di «decisione unilaterale di Meta» che «lascia sconcertati gli autori ed editori italiani». Prosegue la nota, «viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio. Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla direttiva copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti». La Siae dichiara inoltre che «la negoziazione» era «in corso» quando Meta ha preso la decisione annunciata oggi.

Cosa è successo? Le parti si sono trovate intorno a un tavolo con l’approssimarsi della conclusione di gennaio dell’accordo pluriennale precedente. Meta ha messo sul tavolo le condizioni che sarebbero state accettate dai partner di altri Paesi europei (Spagna, Francia, Germania). La Siae, che comunica di avere in catalogo il 99% della musica italiana,  vuole applicare un modello di condivisione delle entrate, chiede a Meta conto del valore economico dei contenuti generati dagli utenti e corredati da brani musicali italiani e fa sapere di essersi già accordata in modo analogo con Youtube di Google o TikTok. 

Cosa succede adesso? 
Gli utenti italiani ed europei non potranno più usare i brani del repertorio Siae:

  • nelle Storie di Facebook e Instagram
  • nei Reel di Facebook e Instagram 
  • e nel Feed di Instagram, dove si la musica si può aggiungere ai post dallo scorso novembre. 

Cosa succede ai contenuti ancora visibili che contengono un brano musicale del repertorio Siae (i Reel e i post, quindi)? 

  • Su Facebook verranno rimossi (e si potranno ricaricare senza musica o con un altro brano in un secondo momento), 
  • su Instagram la musica verrà silenziata, a meno che l’utente non decida di sostituire l’audio selezionando una traccia ancora disponibile sul catalogo di Meta. 

Secondo quanto si apprende, la rimozione dei brani dalle piattaforme o dei contenuti comincerà nel primo pomeriggio di oggi, giovedì, e sarà necessario un po’ di tempo prima che venga completata.  

Se le due società non torneranno al tavolo e Meta andrà fino a in fondo, la novità avrà un impatto non indifferente – anche se parliamo solo di musica italiana – sia sull’attività di utenti, creator e influencer, che usano la musica per rendere più gradevoli e performanti i contenuti (non quelli sponsorizzati o dei brand: per cui il catalogo Siae non si poteva già usare), sia sulla competitività dei social network di Meta. Uno dei punti di forza del rivale più quotato, TikTok, è infatti la musica associata a meme, balletti e trend. Proprio la rivalità con TikTok è stata citata martedì dall’amministratore delegato  di Meta Mark Zuckeberg come concausa del licenziamento di 10mila persone, dopo gli 11mila tagli dello scorso autunno.  

Mogol, presidente onorario della Siae, ha commentato l’accaduto nel corso della presentazione dell’album Capolavori Nascosti, come riporta l’agenzia LaPresse: «Queste piattaforme digitali guadagnano miliardi e sono restii a pagare qualcosa agli autori, che vivono di diritti. È una battaglia giusta quella che facciamo a tutela degli artisti, è una battaglia sacra. Il copyright è stato approvato alla Camera e al Senato ed è fermo da 7-8 mesi ai decreti attuativi, è tutto fermo e non riusciamo a capire perché, se non si sblocca è una battaglia che abbiamo perso».

Enzo Mazza, amministratore delegato di Fimi, la Federazione dell’industria musicale, ha detto: «La recente direttiva copyright ha stabilito regole molto precise per le licenze di musica online e pertanto ci auguriamo che Siae e Meta trovino presto un accordo nell’interesse del crescente mercato musicale in Italia e degli aventi diritto».

Fonte presa da: https://www.corriere.it/tecnologia/23_marzo_16/instagram-e-facebook-salta-l-accordo-con-la-siae-via-la-musica-dai-social-di-meta-95763470-68a4-4780-b053-b0aea85ebxlk.shtml

Privacy Policy Settings