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Whatsapp connette brand e pubblico: in arrivo nuovi strumenti per fare promozioni anche su altre app (Instagram e Facebook).

By NEWS

Meta sta introducendo nuovi strumenti pubblicitari su WhatsApp per aiutare le aziende a sfruttare il trend del momento: la messaggistica privata.

Due le novità per le aziende:

– potranno lanciare promozioni a pagamento su Facebook e Instagram direttamente da WhatsApp, senza però aver bisogno di un account Facebook. La campagna, infatti, reindirizzerà, con una CTA, proprio verso l’app di messaggistica;

– avranno la possibilità di inviare messaggi personalizzati ai clienti, come promemoria degli appuntamenti o aggiornamenti sugli sconti, in modo più rapido ed efficiente. L’obiettivo è quello di fornire agli utenti una comunicazione più diretta e pertinente, basata sul loro storico di interazioni.

Fonte presa da: Digital Flow

Anche su Telegram arrivano le storie. A differenza delle app Meta, potremo decidere di lasciarle attive per 6, 12, 24 o 48 ore.

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L’allineamento sul tema dei contenuti temporanei, alla fine, ha coinvolto anche Telegram.

L’app competitor di Whatsapp, infatti, ha comunicato che introdurrà le storie, entro luglio, in tutto il Mondo.

Non era una funzione centrale nelle strategie del brand, ma Telegram ha comunque scelto di inserirla:

“Inizialmente eravamo contrari a questa idea poiché le storie sono già ovunque. Tuttavia, Telegram non sarebbe Telegram se non ascoltasse i suoi utenti e non innovasse sui formati esistenti”, queste le parole del CEO Pavel Durov.

Però, per mostrarsi sempre originale, Telegram ha introdotto una novità rispetto alle altre app: la durata delle storie.

Ognuno di noi, infatti, potrà scegliere di lasciarle attive per 6, 12, 24 o 48 ore.

Inoltre, in ottica privacy, tutti gli utenti potranno scegliere a quali contatti mostrare i contenuti:

– tutti;

– solo alcuni;

– amici stretti.

Fonte presa da: Digital Flow

Instagram come TikTok: potremo presto scaricare i reel e ricondividerli su altre app.

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Non una novità assoluta, dato che, sull’app cinese, è una consuetudine sedimentata già da parecchi anni, ma si tratta comunque di una novità notevole:

Instagram fa eco a TikTok, introducendo il download dei reel (per il momento, solo negli USA).

In questo modo, i creator potranno ricondividere i loro contenuti (e quelli di terzi) anche su altre piattaforme.

Ma perché Instagram ha deciso di fare questo passo?

Per lo stesso motivo di TikTok: fare concorrenza.

Quando un reel va in download, infatti, sul contenuto vengono allegati il nome del creatore e, soprattutto, il watermark di Instagram.

Queste filigrane rimangono, ovviamente, anche quando il reel viene ricondiviso (ad esempio, su TikTok) e contribuiscono a pubblicizzare Instagram proprio in casa dei suoi competitor.

C’è solo da capire se, a questo punto, si scatenerà la “Guerra dei watermark”, con le varie app social che escluderanno dalla condivisione i contenuti dei competitor contrassegnati (Instagram lo fa già da tempo con i video di TikTok. La coerenza…).

Fonte presa da: Digital Flow

Anche su WhatsApp arrivano i canali broadcast: riceveremo in automatico aggiornamenti su personaggi e argomenti di nostro interesse.

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Pure per Whatsapp vale quello che abbiamo detto per LinkedIn:

l’interesse delle persone si sta spostando sui messaggi privati, e i brand devono trovare un modo per entrare in questo flusso.

WhatsApp è l’app di messaggistica per antonomasia e consente, per natura, una comunicazione diretta.

Perciò, ecco i canali broadcast. Come spiegato dall’azienda:

“I canali sono uno strumento di trasmissione unidirezionale per gli amministratori per inviare testo, foto, video, adesivi e sondaggi. Per aiutarti a selezionare i canali da seguire, stiamo creando una directory in cui puoi trovare i tuoi hobby, squadre sportive, aggiornamenti da parte di funzionari locali e altro ancora. Puoi anche accedere a un canale tramite link inviati nelle chat, via e-mail o pubblicati online”.

In pratica, questa nuova funzionalità ci permetterà di ricevere DM su argomenti di interesse e seguire creator specifici nell’app.

Certo, stona un po’ il termine “unidirezionale”, perché si scontra con la caratteristica basilare dei DM: lo scambio di messaggi.

Comunque sia, la novità rimane positiva e costituisce, per i brand, un considerevole touchpoint.

I canali di WhatsApp saranno lanciati inizialmente in Colombia e Singapore, con l’obiettivo di espandersi in altre regioni in futuro.

Fonte presa da: Digital Flow

LinkedIn ha lanciato i DM per le pagine aziendali. Brand e utenti potranno dialogare attraverso messaggi privati.

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LinkedIn ha lanciato una nuova opzione (per il momento, testata su un gruppo selezionato di utenti) che consente alle pagine aziendali di inviare e ricevere messaggi diretti (DM).

Il nuovo standard dei social (evidente, ad esempio, su Instagram), vede una crescente attività della messaggistica “one to one”, a scapito di quella pubblica nel feed.

Coi messaggi in DM, quindi, LinkedIn darà la possibilità agli utenti di avviare la conversazione e all’azienda di rispondere, facilitando nuovi tipi di interazione diretta.

“[…] I membri possono contattare i brand tramite un messaggio individuale, che in precedenza era disponibile solo per le interazioni tra membri, per parlare di argomenti come prodotti e servizi, opportunità commerciali e altro ancora. Le organizzazioni avranno una casella di posta dedicata per gestire queste conversazioni bidirezionali e dare priorità alle richieste più importanti per il loro business.”

Fonte presa da: Digital flow

I Canali Broadcast di Instagram sono realtà.

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Ora, i creator hanno un modo in più (e privato) per comunicare con la propria community.

Dopo l’annuncio di febbraio, ora Zuckerberg lo comunica ufficialmente:

Instagram ha i propri Canali Broadcast.

Criticati sin da subito perché troppo simili a Telegram, in realtà costituiscono un mezzo importante per influecer e creator, che ora possono comunicare in modo diretto con la propria community, tramite messaggi, sondaggi, foto, video e vocali.

Non si tratta, però, di dialogo…

La comunicazione, infatti, è di tipo unidirezionale, ad appannaggio dell’emittente, e la community può rispondere solo con le reazioni e attraverso i sondaggi.

La nuova funzionalità, ad oggi, è limitata ad alcuni account selezionati (come Ferragni e Fedez), ma verrà presto diffusa a tutti.

Fonte presa da: Digital Flow

Instagram diffonde il proprio API per consentire ai marketer di migliorare le strategie di advertising

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Buone notizie per marketer e inserzionisti di Instagram!

La piattaforma ha intenzione di divulgare l’API, cioè la propria “chiave” per l’accesso alle funzioni interne.

Diffondendo l’API, le app di terze parti (come Hootsuite, un software per la gestione dei profili social) possono “comunicare” con Instagram e capire in che modo ottimizzare alcune attività, come quelle inerenti alle campagne ads o all’analisi dati.

Perché Instagram ha deciso di diffondere il proprio API?

  1. Espandere l’ecosistema: consentire alle piattaforme di terze parti di accedere alle funzionalità interne, amplia l’uso della piattaforma e ne aumenta la visibilità e l’adozione da parte dei marketer.
  2. Offrire più opzioni agli utenti: l’API consente alle piattaforme di terze parti di offrire servizi aggiuntivi e strumenti avanzati per gli utenti di Instagram.
  3. Collaborazione e partnership: le piattaforme di gestione dei social media possono integrare le funzionalità di Instagram nei loro servizi, offrendo un valore aggiunto ai loro clienti e promuovendo l’uso di Instagram come parte integrante delle strategie di marketing.
  4. Monetizzazione: un domani, Instagram potrebbe stabilire accordi o modelli di pagamento per l’accesso e l’utilizzo delle funzionalità dell’API.

Fonte presa da: Digital Flow

Instagram introduce le GIF nei commenti

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Una notizia che potrebbe renderti felice, come infastidirti; dipende un po’ da te.

Forse l’avrai già notato, ma i commenti sotto i post Instagram, negli ultimi giorni, si sono popolati di GIF.

Sì, proprio come facciamo su Whatsapp, adesso potremo interagire con questo tipo di contenuto animato.

Perché questa funzione arriva solo adesso?

Non è molto chiaro, considerando che le GIF su Instagram ci sono da molto tempo e ognuno di noi può sia usarle per comporre le storie, sia inviarle in direct ad altri utenti.

Qualcuno dice che l’app abbia atteso così tanto, proprio per lasciare i commenti “puliti” e liberi da animazioni.

Un po’ più di caos ci sarà sicuramente, ma comunque si tratta di una novità che permetterà un tipo di comunicazione diverso e complementare.

Siae e Meta trovano l’accordo (temporaneo), alle stesse condizioni pre-rottura

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La musica torna su Instagram e Meta almeno fino a ottobre! Poco meno di un mese fa, l’Antitrust aveva “spronato” Meta e Siae a trovare un accordo.

Il tavolo delle trattative, per fortuna, sembra aver partorito un primo grande risultato: un’intesa tra le parti, che consentirà agli utenti di Instagram e Meta di poter accedere di nuovo alle canzoni protette dalla Società Italiana degli Autori ed Editori.

“La Siae esprime soddisfazione per questo risultato, cercato e raggiunto, ma rimane comunque impegnata a tutelare gli interessi dei suoi iscritti continuando a lavorare instancabilmente per raggiungere un accordo definitivo e duraturo improntato all’equità e alla trasparenza, così come chiede anche la Direttiva europea sul Copyright”.

Entrambe le parti coinvolte, però, specificano che si tratta di un accordo temporaneo, valido fino al 6 ottobre, che, di fatto, proroga le medesime condizioni contrattuali che avevano preceduto la rottura.

Ora, le trattative andranno avanti, per trovare un’intesa definitiva prima di quella data.

A noi non resta che aspettare (e sperare) che arrivi.

Fonte presa da: Digital flow

Meta Verified arriva in Italia: la spunta blu disponibile per tutti i profili (tranne i tipi “business”), a partire da circa 11€/mese.

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L’annuncio generale da parte di Meta era arrivato a febbraio, ma per l’approdo della famosa spunta nel nostro Paese sono occorsi circa 3 mesi in più.

Tempi dilatati a parte, adesso ci siamo davvero:

Meta Verified sbarca ufficialmente in Italia.

La spunta blu a pagamento (11,99$ al mese da web o 14,99$ da iOS) sarà disponibile su Instagram solo per profili di tipo Creator, Personale e Privato. Non per il tipo Business!

Quali sono i vantaggi di Meta Verified?

– Verifica dell’identità.

– Maggiori protezioni.

– Accesso prioritario al servizio clienti.

Ad oggi, Meta ha aperto le liste d’attesa per ottenere il riconoscimento.

Come fare per mettersi “in fila”?

Se possiedi i giusti requisiti, ti basta andare sul tuo profilo, cliccare sulle 3 linee in alto a destra, selezionare “Meta Verified” e iscriverti alla lista.

Poi, non ti resta che attendere!

Fonte presa da: Digital Flow

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