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Anche su WhatsApp arrivano i canali broadcast: riceveremo in automatico aggiornamenti su personaggi e argomenti di nostro interesse.

By NEWS

Pure per Whatsapp vale quello che abbiamo detto per LinkedIn:

l’interesse delle persone si sta spostando sui messaggi privati, e i brand devono trovare un modo per entrare in questo flusso.

WhatsApp è l’app di messaggistica per antonomasia e consente, per natura, una comunicazione diretta.

Perciò, ecco i canali broadcast. Come spiegato dall’azienda:

“I canali sono uno strumento di trasmissione unidirezionale per gli amministratori per inviare testo, foto, video, adesivi e sondaggi. Per aiutarti a selezionare i canali da seguire, stiamo creando una directory in cui puoi trovare i tuoi hobby, squadre sportive, aggiornamenti da parte di funzionari locali e altro ancora. Puoi anche accedere a un canale tramite link inviati nelle chat, via e-mail o pubblicati online”.

In pratica, questa nuova funzionalità ci permetterà di ricevere DM su argomenti di interesse e seguire creator specifici nell’app.

Certo, stona un po’ il termine “unidirezionale”, perché si scontra con la caratteristica basilare dei DM: lo scambio di messaggi.

Comunque sia, la novità rimane positiva e costituisce, per i brand, un considerevole touchpoint.

I canali di WhatsApp saranno lanciati inizialmente in Colombia e Singapore, con l’obiettivo di espandersi in altre regioni in futuro.

Fonte presa da: Digital Flow

LinkedIn ha lanciato i DM per le pagine aziendali. Brand e utenti potranno dialogare attraverso messaggi privati.

By NEWS

LinkedIn ha lanciato una nuova opzione (per il momento, testata su un gruppo selezionato di utenti) che consente alle pagine aziendali di inviare e ricevere messaggi diretti (DM).

Il nuovo standard dei social (evidente, ad esempio, su Instagram), vede una crescente attività della messaggistica “one to one”, a scapito di quella pubblica nel feed.

Coi messaggi in DM, quindi, LinkedIn darà la possibilità agli utenti di avviare la conversazione e all’azienda di rispondere, facilitando nuovi tipi di interazione diretta.

“[…] I membri possono contattare i brand tramite un messaggio individuale, che in precedenza era disponibile solo per le interazioni tra membri, per parlare di argomenti come prodotti e servizi, opportunità commerciali e altro ancora. Le organizzazioni avranno una casella di posta dedicata per gestire queste conversazioni bidirezionali e dare priorità alle richieste più importanti per il loro business.”

Fonte presa da: Digital flow

I Canali Broadcast di Instagram sono realtà.

By NEWS

Ora, i creator hanno un modo in più (e privato) per comunicare con la propria community.

Dopo l’annuncio di febbraio, ora Zuckerberg lo comunica ufficialmente:

Instagram ha i propri Canali Broadcast.

Criticati sin da subito perché troppo simili a Telegram, in realtà costituiscono un mezzo importante per influecer e creator, che ora possono comunicare in modo diretto con la propria community, tramite messaggi, sondaggi, foto, video e vocali.

Non si tratta, però, di dialogo…

La comunicazione, infatti, è di tipo unidirezionale, ad appannaggio dell’emittente, e la community può rispondere solo con le reazioni e attraverso i sondaggi.

La nuova funzionalità, ad oggi, è limitata ad alcuni account selezionati (come Ferragni e Fedez), ma verrà presto diffusa a tutti.

Fonte presa da: Digital Flow

Instagram diffonde il proprio API per consentire ai marketer di migliorare le strategie di advertising

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Buone notizie per marketer e inserzionisti di Instagram!

La piattaforma ha intenzione di divulgare l’API, cioè la propria “chiave” per l’accesso alle funzioni interne.

Diffondendo l’API, le app di terze parti (come Hootsuite, un software per la gestione dei profili social) possono “comunicare” con Instagram e capire in che modo ottimizzare alcune attività, come quelle inerenti alle campagne ads o all’analisi dati.

Perché Instagram ha deciso di diffondere il proprio API?

  1. Espandere l’ecosistema: consentire alle piattaforme di terze parti di accedere alle funzionalità interne, amplia l’uso della piattaforma e ne aumenta la visibilità e l’adozione da parte dei marketer.
  2. Offrire più opzioni agli utenti: l’API consente alle piattaforme di terze parti di offrire servizi aggiuntivi e strumenti avanzati per gli utenti di Instagram.
  3. Collaborazione e partnership: le piattaforme di gestione dei social media possono integrare le funzionalità di Instagram nei loro servizi, offrendo un valore aggiunto ai loro clienti e promuovendo l’uso di Instagram come parte integrante delle strategie di marketing.
  4. Monetizzazione: un domani, Instagram potrebbe stabilire accordi o modelli di pagamento per l’accesso e l’utilizzo delle funzionalità dell’API.

Fonte presa da: Digital Flow

Instagram introduce le GIF nei commenti

By NEWS

Una notizia che potrebbe renderti felice, come infastidirti; dipende un po’ da te.

Forse l’avrai già notato, ma i commenti sotto i post Instagram, negli ultimi giorni, si sono popolati di GIF.

Sì, proprio come facciamo su Whatsapp, adesso potremo interagire con questo tipo di contenuto animato.

Perché questa funzione arriva solo adesso?

Non è molto chiaro, considerando che le GIF su Instagram ci sono da molto tempo e ognuno di noi può sia usarle per comporre le storie, sia inviarle in direct ad altri utenti.

Qualcuno dice che l’app abbia atteso così tanto, proprio per lasciare i commenti “puliti” e liberi da animazioni.

Un po’ più di caos ci sarà sicuramente, ma comunque si tratta di una novità che permetterà un tipo di comunicazione diverso e complementare.

Siae e Meta trovano l’accordo (temporaneo), alle stesse condizioni pre-rottura

By NEWS

La musica torna su Instagram e Meta almeno fino a ottobre! Poco meno di un mese fa, l’Antitrust aveva “spronato” Meta e Siae a trovare un accordo.

Il tavolo delle trattative, per fortuna, sembra aver partorito un primo grande risultato: un’intesa tra le parti, che consentirà agli utenti di Instagram e Meta di poter accedere di nuovo alle canzoni protette dalla Società Italiana degli Autori ed Editori.

“La Siae esprime soddisfazione per questo risultato, cercato e raggiunto, ma rimane comunque impegnata a tutelare gli interessi dei suoi iscritti continuando a lavorare instancabilmente per raggiungere un accordo definitivo e duraturo improntato all’equità e alla trasparenza, così come chiede anche la Direttiva europea sul Copyright”.

Entrambe le parti coinvolte, però, specificano che si tratta di un accordo temporaneo, valido fino al 6 ottobre, che, di fatto, proroga le medesime condizioni contrattuali che avevano preceduto la rottura.

Ora, le trattative andranno avanti, per trovare un’intesa definitiva prima di quella data.

A noi non resta che aspettare (e sperare) che arrivi.

Fonte presa da: Digital flow

Meta Verified arriva in Italia: la spunta blu disponibile per tutti i profili (tranne i tipi “business”), a partire da circa 11€/mese.

By NEWS

L’annuncio generale da parte di Meta era arrivato a febbraio, ma per l’approdo della famosa spunta nel nostro Paese sono occorsi circa 3 mesi in più.

Tempi dilatati a parte, adesso ci siamo davvero:

Meta Verified sbarca ufficialmente in Italia.

La spunta blu a pagamento (11,99$ al mese da web o 14,99$ da iOS) sarà disponibile su Instagram solo per profili di tipo Creator, Personale e Privato. Non per il tipo Business!

Quali sono i vantaggi di Meta Verified?

– Verifica dell’identità.

– Maggiori protezioni.

– Accesso prioritario al servizio clienti.

Ad oggi, Meta ha aperto le liste d’attesa per ottenere il riconoscimento.

Come fare per mettersi “in fila”?

Se possiedi i giusti requisiti, ti basta andare sul tuo profilo, cliccare sulle 3 linee in alto a destra, selezionare “Meta Verified” e iscriverti alla lista.

Poi, non ti resta che attendere!

Fonte presa da: Digital Flow

Ora su Instagram è possibile aggiungere fino a 5 link nel profilo

By NEWS, TIPS

Instagram has launched one of its most requested feature updates, giving users the ability to add up to five links in their IG bio, expanding on its capacity to drive traffic.

Instagram multiple links on bio

As per Instagram:

“Starting today, the update will make it easier for creators and other users to highlight their passions, bring awareness to causes they care about, promote brands they love, showcase their personal business, and more.” 

As you can see in these screenshots, your Instagram bio will now display how many links you have available, via profile linking. When tapped, users will then get a Linktree-like overview of the various link options that you’ve enabled.

Which is bad news for Linktree, and other linking tools. Instagram’s opposition to external links has long been the key driver of usage for third-party link aggregator tools, but now, people will be able to replicate that capacity within the app itself, which will no doubt see many abandon their paid subscriptions to third-party apps.

But then again, some of these tools enable branding options that could still act as an enticement, along with more link display options. It’s also become such a standard behavior now that users don’t find it jarring, so maybe, some businesses will stick with third-party link tools, even with this new capacity available.

But it will likely limit new users signing on, as they can now do the same in-app.

It’s good for users, though, and there’s a range of ways that brands and creators can utilize this capacity to drive traffic to various URLs to maximize their brand presence.

It’s actually surprising that Instagram’s taken this long to implement it, as it’s been testing it since 2021, but now, it’s decided, is the time to push ahead.

To add multiple links to your IG profile, head to ‘Edit profile’ > ‘Links’ > ‘Add external link’. From there, you can drag and drop to order your links as you’d like them to appear in the app. 

Le 3 novità di Instagram sui reel.

By NEWS
Come sappiamo, i reel sono l’attuale e più cospicua miniera d’oro di Instagram.
Ed è per questo che l’app ha introdotto 3 importanti novità al riguardo:
1 “Reel Trends”, per trovare audio e hashtag di tendenza. Da Instagram:“I creator sono sempre alla ricerca di nuove idee per i contenuti, quindi ora stiamo aggiungendo una destinazione dedicata alle ultime tendenze. Sarai in grado di trovare i brani e gli hashtag più trendy sui reel, vedere quante volte l’audio è stato usato, toccare per provarlo o salvarlo”.
2 Nuovo flusso di editing, per abbinare video, adesivi, testo e audio, tutto su un’unica schermata.Non sarà più necessario usare altre app per editare, modificare e allestire i contenuti da pubblicare.
3 Watch time più raffinato: ”aiuterà a capire meglio dove le persone sono coinvolte all’interno del reel”.


Fonte: Digital Flow

Anche su LinkedIn arrivano le spunte blu (e le aziende idonee non dovranno pagare per averle)

By NEWS

La questione della credibilità e dell’affidabilità è materia molto seria.
Molte app social hanno provato a fronteggiarla con la famosa spunta blu, tentativo nobile, ma parzialmente ridimensionato dalla questione degli abbonamenti.
Come sappiamo, infatti, Facebook, Instagram e Twitter rilasciano la spunta blu, ma solo pagando.
In LinkedIn, invece, il badge non viene affatto visto come una via per la monetizzazione.
Al contrario, come spiega Alex Weinert, vicepresidente della sicurezza delle identità di Microsoft (proprietaria dell’app):
“L’autenticità online non è mai stata così importante. Abbiamo assistito a un costante aumento delle presentazioni fraudolente negli ultimi anni, con persone che fingono di essere qualcun altro. Abbiamo bisogno di un sistema che ci dia la validità del professionista con cui si sta parlando,anche per certificare la presenza di un’azienda online”.
Insomma, di valori ne esistono ancora, a questo mondo…

Fonte: Digital Flow

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