Così, sapremo se un sito la sta sfruttando in modo improprio (come le foto fuori contesto) o se è fake.
Anche Big G è impegnato sul fronte della disinformazione.
Il conflitto israelo-palestinese ha acuito la necessità, per i media e – soprattutto – per i motori di ricerca, di essere veritieri ed affidabili.
Ultimamente, molti pseudo-enti di informazione stanno facendo sciacallaggio, pubblicando scatti che non c’entrano nulla con la guerra in Medio Oriente, e che contribuiscono solo a creare disinformazione al riguardo (foto di esplosioni mai avvenute, palazzi distrutti che neanche si trovano in Israele, immagini di cadaveri che vengono dall’altra parte del mondo…).
Per ovviare, dicevamo, Google sta per lanciare “About this image”, una funzione che dà informazioni istantanee riguardo a un’immagine presa dal web:
– chi l’ha usata;
– in che circostanza (blog, gallery o altro);
– metadati.
In questo modo, una persona è in grado di farsi un’idea chiara sulla natura di quella foto.
Immaginiamo che questa funzione fosse disponibile ai tempi del Papa col piumino bianco da trapper; noi tutti avremmo potuto cliccare sulle impostazioni e accorgerci (attraverso i metadati) che questa immagine era stata creata con l’IA e che molti siti l’avevano già additata come fake.
Forse, ci sarebbero stati meno clamore e gente scandalizzata.
Questa funzione di Google è attualmente disponibile solo per gli utenti inglesi, ma dovrebbe espandersi presto anche a tutti gli altri.
Fonte: Digital Flow