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TikTok sostituirà la sezione “Amici” con quella “Esplora”: sarà molto simile al formato a griglia tipico di Instagram.

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TikTok ha sempre avuto un tratto distintivo rispetto a tutti gli altri social:
non nasce per riunire le persone che si conoscono nel mondo reale, ma per fare scoprire cose, individui e trend nuovi.
Ed è forse per questo che TikTok ha deciso di fare dietrofront rispetto ad una modifica operata lo scorso anno, quando introdusse la sezione “Amici” (con l’evidente intento di connettere persone che già si conoscono).
Ma ecco la novità: entro qualche mese (siamo ancora in fase di test), sparirà la scheda “Amici” e arriverà “Esplora”, una sezione molto simile a quella che già osserviamo su Instagram.
Qui si potranno guardare i video di tendenza, organizzati per hashtag, trovare nuovi creatori da seguire e visualizzare alcuni dei video più virali.



Fonte: Digital Flow

Instagram: annunci tra i risultati di ricerca

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Immagina di aver appena digitato “Skin care” sulla barra di ricerca. Molto presto, tra i risultati, non appariranno solo post inerenti, ma anche annunci sponsorizzati correlati. “Gli annunci verranno visualizzati nel feed che le persone possono scorrere quando toccano un post dai risultati di ricerca. Abbiamo in programma di lanciare questo posizionamento a livello globale nei prossimi mesi”.

Instagram lancia Reminder Ads

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Se hai un evento che non vuoi perdere (come una live, un programma sportivo, l’uscita di un film ecc.), ora ti basterà cliccare sul bottone “Remind me” (posizionato nella parte inferiore dei contenuti).
Un ottimo modo per i brand per rimanere agganciati alle loro community, e per i fan di restare connessi con gli eventi che più li appassionano.

Meta e Siae non trovano un accordo: via la musica italiana da Instagram e Facebook

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Il colosso di Mark Zuckerberg e la Società Italiana degli Autori ed Editori non hanno rinnovato la licenza scaduta in gennaio. Ecco cosa cambia e perché 

Instagram e Facebook, salta l'accordo con la Siae: «Via la musica dai social di Meta»

Via la musica italiana da Instagram e Facebook

Meta, l’azienda a cui fanno capo i due social network, e la Siae, la principale società che gestisce il diritto d’autore delle opere musicali in Italia, non hanno trovato un’intesa economica per rinnovare l’accordo di licenza che era  scaduto il 1° gennaio 2023.

«La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità assoluta e per questo motivo avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae all’interno della nostra libreria musicale. Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 paesi nel mondo e continueremo a impegnarci per raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti» ha scritto un portavoce di Meta in una nota.

Nella sua replica Siae parla di «decisione unilaterale di Meta» che «lascia sconcertati gli autori ed editori italiani». Prosegue la nota, «viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio. Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla direttiva copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti». La Siae dichiara inoltre che «la negoziazione» era «in corso» quando Meta ha preso la decisione annunciata oggi.

Cosa è successo? Le parti si sono trovate intorno a un tavolo con l’approssimarsi della conclusione di gennaio dell’accordo pluriennale precedente. Meta ha messo sul tavolo le condizioni che sarebbero state accettate dai partner di altri Paesi europei (Spagna, Francia, Germania). La Siae, che comunica di avere in catalogo il 99% della musica italiana,  vuole applicare un modello di condivisione delle entrate, chiede a Meta conto del valore economico dei contenuti generati dagli utenti e corredati da brani musicali italiani e fa sapere di essersi già accordata in modo analogo con Youtube di Google o TikTok. 

Cosa succede adesso? 
Gli utenti italiani ed europei non potranno più usare i brani del repertorio Siae:

  • nelle Storie di Facebook e Instagram
  • nei Reel di Facebook e Instagram 
  • e nel Feed di Instagram, dove si la musica si può aggiungere ai post dallo scorso novembre. 

Cosa succede ai contenuti ancora visibili che contengono un brano musicale del repertorio Siae (i Reel e i post, quindi)? 

  • Su Facebook verranno rimossi (e si potranno ricaricare senza musica o con un altro brano in un secondo momento), 
  • su Instagram la musica verrà silenziata, a meno che l’utente non decida di sostituire l’audio selezionando una traccia ancora disponibile sul catalogo di Meta. 

Secondo quanto si apprende, la rimozione dei brani dalle piattaforme o dei contenuti comincerà nel primo pomeriggio di oggi, giovedì, e sarà necessario un po’ di tempo prima che venga completata.  

Se le due società non torneranno al tavolo e Meta andrà fino a in fondo, la novità avrà un impatto non indifferente – anche se parliamo solo di musica italiana – sia sull’attività di utenti, creator e influencer, che usano la musica per rendere più gradevoli e performanti i contenuti (non quelli sponsorizzati o dei brand: per cui il catalogo Siae non si poteva già usare), sia sulla competitività dei social network di Meta. Uno dei punti di forza del rivale più quotato, TikTok, è infatti la musica associata a meme, balletti e trend. Proprio la rivalità con TikTok è stata citata martedì dall’amministratore delegato  di Meta Mark Zuckeberg come concausa del licenziamento di 10mila persone, dopo gli 11mila tagli dello scorso autunno.  

Mogol, presidente onorario della Siae, ha commentato l’accaduto nel corso della presentazione dell’album Capolavori Nascosti, come riporta l’agenzia LaPresse: «Queste piattaforme digitali guadagnano miliardi e sono restii a pagare qualcosa agli autori, che vivono di diritti. È una battaglia giusta quella che facciamo a tutela degli artisti, è una battaglia sacra. Il copyright è stato approvato alla Camera e al Senato ed è fermo da 7-8 mesi ai decreti attuativi, è tutto fermo e non riusciamo a capire perché, se non si sblocca è una battaglia che abbiamo perso».

Enzo Mazza, amministratore delegato di Fimi, la Federazione dell’industria musicale, ha detto: «La recente direttiva copyright ha stabilito regole molto precise per le licenze di musica online e pertanto ci auguriamo che Siae e Meta trovino presto un accordo nell’interesse del crescente mercato musicale in Italia e degli aventi diritto».

Fonte presa da: https://www.corriere.it/tecnologia/23_marzo_16/instagram-e-facebook-salta-l-accordo-con-la-siae-via-la-musica-dai-social-di-meta-95763470-68a4-4780-b053-b0aea85ebxlk.shtml

TIKTOK ha lanciato il tasto repost

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DI RECENTE, TIKTOK HA INTRODOTTO UNA NUOVA FUNZIONE: IL “REPOST”. NON AVETE ANCORA CAPITO COME FUNZIONA E A COSA SERVE? VE LO SPIEGHIAMO NOI!

Se un mese fa annunciavamo le possibili innovazioni di Instagram previste nel 2022, oggi invece la vera novità arriva direttamente da TikTok. A inizio gennaio la piattaforma cinese ha iniziato la sperimentazione della nuova funzione di Repost, ispirata al già noto Retweet di Twitter. Questa nuovo tasto di colore giallo però, non è ancora chiaro a tutti gli utenti della community.

L’utilità di questa opzione è in realtà molto intuitiva. Nello stesso modo in cui volete condividere un video a qualche vostro amico, sotto la voce Invia a, vi comparirà proprio questo pulsante.

Cliccandoci, TikTok vi dirà cosa succede quando viene ripubblicato un video. Il social spiega come questa funzione permette di “far vedere i video che trovi interessanti degli altri”“I repost saranno visibili al pubblico”.

Se scegliamo di attivare questa nuova modalità, i nostri follower potranno visualizzare il contenuto da noi ripubblicato. Inoltre, per rendere il tutto più coinvolgente, TikTok ha inserito la possibilità di “aggiungere i propri pensieri”, spiegando perché abbiamo scelto di condividere quel video. Ora avete più chiaro come e perché ripubblicare i TikTok che vi ispirano di più?

Fonte presa da: https://www.webboh.it/tiktok-repost-funzione/

Facebook è morto

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Ora Facebook ha 2 miliardi di utenti attivi in tutto il mondo (e il titolo vola in Borsa).

Tra multe salatissime e licenziamenti, ultimamente, l’azienda di Zuckerberg è stata un parafulmine di batoste.

Ma, paradossalmente, sta riuscendo a crescere.

Non solo la notizia che Facebook ha raggiunto i 2 miliardi di utenti attivi in tutto il mondo, ma anche quella relativa alla crescita del brand.

Per il primo trimestre del 2023, infatti, vengono previsti ricavi fra i 26 e i 28,5 miliardi, destinati pure ad aumentare nel corso dell’anno.

Come spiega lo stesso Zuckerberg, i prossimi dodici mesi saranno destinati alla crescita ed al consolidamento, ed definisce il 2023 come “l’anno dell’efficienza”.

Meta: la spunta blu ora è realtà

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Per chi ce l’ha, assistenza, esclusive e priorità (ma costa molto di più di quella di Twitter.

La promessa che Zuckerberg aveva fatto a se stesso è infranta:

Meta non è più gratis. Non solo, almeno.

La spunta blu sarà in abbonamento, al costo di 11,99$ al mese da web o 14,99$ da iOS (contro gli 8$ di Twitter), e garantirà, tra le altre cose:

  1. verifica dell’dentità;
  2. maggiori protezioni;
  3. accesso prioritario al servizio clienti.

L’introduzione della spunta blu apre scenari completamente nuovi in casa Meta, in un periodo già molto movimentato.

Gli investimenti miliardari nel metaverso, la crisi dei profitti, i licenziamenti a tappeto…

Che gli abbonamenti della spunta blu siano un modo per rimpolpare i conti?

Fonte presa da: Digital Flow

Tre novità in casa YouTube

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YouTube punta fortissimo sugli Short. Non a caso, solo questo formato gli porta ben 50 miliardi di visualizzazione giornaliere.

Per questo motivo, la “Casa dei video” propone frequenti novità. Ecco le 3 di questa settimana:

  1. i creator ora possono aggiungere Shortcome risposte ai commenti in-stream, un modo più intuitivo e interessante di interagire all’interno del processo di coinvolgimento. 
  2. Pochi mesi fa, YouTube aveva lanciato “Data Stories”, cioè delle istantanee rapide e semplici sulle prestazioni del canale. Adesso, tutto questo si amplia anche ai post, di cui ti verranno mostrati dati e statistiche di rendimento.
  3. Infine, YouTube aggiunge anche la possibilità per gli abbonati di un canale di diventarne membri, direttamente dal feed degli Short. “L’obiettivo è supportare un creator attraverso più abbonamenti al canale”.

Fonte presa da: Digital Flow

Instagram lancia i Broadcast Channel, i canali (stile Telegram) utili per comunicare con la tua community

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C’era davvero bisogno di questa integrazione?

Se lo chiedono in molti. E anche noi.

Però, quello che potrebbe sembrare un semplice “copia e incolla”, in realtà nasconde un fattore non trascurabile per Instagram:

gli utenti della piattaforma, infatti, sono sempre meno dediti alla creazione e alla condivisione dei contenuti pubblici. In controtendenza, invece, l’uso dei DM.

Quindi, dato che sempre più igers vivono l’app attraverso i messaggi privati, perché non andare lì dove si trovano?

I Broadcast Channel hanno proprio questa funzione:

creare canali per comunicare in modo diretto con la propria community, tramite messaggi, sondaggi, foto, video e vocali.

La nuova funzionalità sarà presto disponibile, prima su Instagram e poi anche su Facebook e Messenger.

Fonte presa da: Digital Flow

Instagram introduce la barra di ricerca nelle storie.

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Una novità che era in cantiere già da settembre e che, ne siamo certi, renderà felici molti utenti (soprattutto chi ha migliaia e migliaia di follower).

Finalmente, non sarà più necessario scrollare manualmente nella lista delle visualizzazioni per scoprire se una specifica persona ha guardato la tua storia.

D’ora in avanti, infatti, sarà sufficiente digitare il suo nome in un’apposita barra di ricerca che (se già non la vedi) apparirà presto.

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