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Sono arrivate le Note su Instagram: Ecco di cosa si tratta, dove compaiono e come utilizzarle

By NEWS

Dopo averla ufficializzata il 30 Gennaio, la tanto chiacchierata funzione Instagram Notes risulta effettivamente attiva sui profili degli italiani.

Si trova all’interno della sezione dedicata ai messaggi e viene resa graficamente attraverso dei cerchietti nella parte superiore, proprio come le storie. Qui vedremo il nostro Avatar seguito da quello dei nostri amici e poi, al di sopra del cerchietto, troveremo una nuvoletta con un breve messaggio.

Sono proprio queste le Instagram Notes, dei messaggi brevissimi (massimo 60 caratteri) che possono essere utilizzati per esprimere un proprio stato.

Rivolgendomi alla mia stessa generazione, ricordate lo stato di MSN? Le note sono molto simili ma durano soltanto 24 ore.

Potete considerarle come un ottimo modo per rompere il ghiaccio con qualche follower. Il senso infatti, è proprio quello di incentivare un maggior scambio di messaggi tra gli utenti.

Nelle Note potremo scrivere una considerazione, un’affermazione, una domanda, e chiunque la leggerà e la cliccherà potrà risponderci in maniera diretta. Riceveremo infatti il messaggio come un normale DM.

Fonte presa da: https://www.ispazio.net/2041530/tutto-quello-che-devi-sapere-sulle-note-instagram

L’emoji che ride costa cara ad un utente Facebook: condannato per diffamazione!

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Non più solo i testi…

D’ora in poi, anche le emoji potrebbero costituire delle prove nelle cause intentate per diffamazione.

La vicenda è stata spiegata anche da La Repubblica:

“Il diffamatore ha commentato un post dedicato ai problemi di viabilità del comune di Luino. Nel commento, faceva espressamente riferimento ai ‘deficit visivi’ dell’imprenditore [il destinatario del commento, ndr], arricchendo la frase con la più classica dell’emoticon, quella in cui c’è la faccina che ride. E proprio qui, in quella faccina, emerge, secondo i giudici, la diffamazione“.

Occhio alle reaction che aggiungiamo, quindi…

Potrebbero davvero farci passare la voglia di ridere.

Fonte presa da: https://digitalflow.it

Su Instagram arrivano i post solo testuali.

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Come per le storie, non avrai più bisogno di screenshot o app grafiche per scrivere i tuoi messaggi.Instagram è il social delle immagini. O, forse, lo era.

Già, perché dopo i reel, che ormai la fanno da padrone (lo stesso CEO, Adam Mosseri, confessa che, lo scorso anno, Instagram si è focalizzata troppo sul formato video), stanno arrivando anche i post solo testuali.

Non che sia una novità, in termini di presenza: da anni, Instagram ed i feed sono pieni di post carosello (o grafiche singole) in cui prevale il testo.

A fare la differenza, stavolta, è la provenienza di tale testo: non saranno più necessarie app grafiche di terze parti con cui realizzare i propri messaggi (Canva, Adobe ecc.) o screenshot rubacchiati…

Basterà scriverli direttamente in app, seguendo una procedura del tutto simile a quella che usiamo per scrivere nelle storie.

Fonte presa da: Digital Flow  https://digitalflow.it

Le ultime novità da Instagram

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1 Vuoi sapere come raggiungere più utenti tramite i Reel su IG? Segui questi piccoli passaggi:

  • Usa un audio che è nei trend
  • Crea un remix o fai un reel in collaborazione
  • Usa un adesivo interattivo
  • Prova a fare 2 o più reel in una sola settimana

2 Instagram Hacked

Se ti è stato hackerato il profilo, vai su questo link “instagram.com/hacked” potrai recuperarlo più facilmente!

3 Cambiare l’algoritmo di Esplora

Se a causa di qualche ricerca sbagliata iniziano ad appartirti dei post che non ti interessano nel tuo esplora, clicca sul post, clicca successivamente i 3 pallini e premi su “NON MI INTERESSA”.

4 Fotocopiare il tuo profilo

Ebbesi si, puoi salvare tutto ciò che hai condiviso su Instagram e riceverlo per mail. Vai su Impostazioni –> clicca su “scarica la tue informazioni” –> compila i campi e concludi l’operazione.

Tik Tok per IMDb!

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Internet Movie Database è il più grande archivio online sul cinema che offre informazioni di ogni tipo, e da poco è stata preannunciata la partnership con tik tok.

Tik Tok aggiungerà nelle opzioni di ricerca, la possibilità di trovare film o serie tv per taggarli. Questo permetterà alle case cinematografiche l’opportunità di promuovere i loro film in modo innovativo!

Addio a Creator Studio: il nuovo gestionale di Meta sarà Business Suite

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Avviso per tutti i social media manager di Facebook ed Instagram in ascolto: a breve, il vostro Creator Studio lascerà il posto ad un nuovo gestionale.

Si chiama Business Suite ed è molto più completo del precedente:

– funzionalità di pianificazione e messaggistica;
– suggerimenti di post con le migliori prestazioni da pagine simili alla tua;
– strumenti di A/B testing, tag e tanto altro.

Dopo aver effettuato la migrazione a Business Suite, potrai tornare indietro a Creator Studio, ma solo per poco tempo ancora.

Nella speranza che sia questo, finalmente, il gestionale definitivo.

Fonte presa da: Digital Flow

Facebook lancia i reel automatici

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Tu dovrai solo caricare foto o video!

Quest’anno, abbiamo imparato a conoscere i comportamenti delle principali piattaforme social, che, tra di loro, non giocano propriamente pulito. Chi rubacchia una funzione, chi si lascia “ispirare”… sta di fatto, che i social sono sempre più uniformati perché tutti tendono a proporre le medesime cose.

Abbastanza esemplificativa è la grande rincorsa di Meta su TikTok, che dura ormai da mesi e che ha partorito anche i reel automatici su Facebook.

In poche parole, il sistema crea reel sulla base di foto, video e storie che condividi, evitandoti lo sbattimento di dover fare tutto da solo.

I reel per i pigri, insomma…

Facebook sta diventando un’altra versione di Instagram, dove l’importanza dei reel è sempre più centrale.

Il motivo è semplice: Meta non vuole far andare da nessuna parte né i propri creator né gli utenti. Dato che i formati brevi sono quelli più richiesti in assoluto, deve per forza aumentare l’offerta dei reel sulle proprie app figlie.

Non un granché dal punto di vista dell’originalità e della USP, ma al mercato non si comanda…

Fonte presa da: Digital Flow

Nuelink

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#Freebie: Nuelink, il nuovo tool per il social media management è in offerta gratuita con codici limitati. Nuelink ti aiuta a pianificare, automatizzare e gestire i tuoi social media Social Media Scheduling – Programma post sui social media in pochi minuti. Social Media Automation – Importa, condividi e ricicla automaticamente i tuoi contenuti.

Fonte presa da: https://pitchground.com/products/nuelink/reviews

Social Media Trend 2023: le tre cose che non ti aspettavi

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Ebbene sì, sta arrivando QUEL periodo dell’anno.
Si tirano le somme, si fa la lista dei buoni propositi, si cominciano a delineare le strategie che andranno a caratterizzare l’anno a venire. Con l’occasione si diffondono a macchia d’olio tantissimi documenti e report ricchi di dati interessanti, su cui però a volte facciamo fatica a mettere l’attenzione.

Proprio per questo oggi arrivo da voi con una “lettura critica” del Social Media Trends 2023 di Hootsuite con una chiave di lettura particolare: gli aspetti che magari cominciavano a risvegliare la nostra curiosità, ma che comunque ci sorprendono.

Quando il libero arbitrio disorienta: il rapporto tra aziende e creators

Tutti parlano dell’importanza dei creator, ma quanti vi investono davvero? Molti meno di quanto pensi…

creator economy- report hootsuite 2022

Chi lavora con gli Influencer? [Hootsuite Social Media Trends Report 2023]Per quanto concerne l’ausilio dei Content Creator nelle strategie di comunicazione aziendale, siamo in una fase di passaggio: il 42% delle aziende sopra i 1000 dipendenti collabora con creators, ma questo numero sta subendo una grande contrazione. Attenzione, i big brand non stanno tagliano i budget di marketing in generale, ma quelli destinati a tali attività.

Al contempo, solo il 28% dei piccoli business si avvale dei creators, e la ragione è interessante: “It’s all about the Benjamins”, ma non in modo empirico. Non si dice infatti “non ci sono risorse”: il problema è che manca una standardizzazione dei costi, i piccoli imprenditori si trovano disorientati e fanno molta fatica a negoziare un prezzo che risulti sensato.
Una delle conseguenze? Si evitano le agenzie: meno di un terzo dei brand che si affidano a creators interagisce con un’agenzia, con l’obiettivo di abbattere le spese per terze parti e controllare la discrezionalità dei costi.

Qual è quindi il futuro della creator economy?

Probabilmente, rapporti diretti e un potenziamento della “middle class” dei creators, che stanno divenendo accessibili anche ai piccoli business.
La dritta di Hootsuite in più

Usare gli UTM per misurare i risultati, ne abbiamo parlato in questo post.

Cross-posting tra le piattaforme: è davvero una buona idea?

Siamo sicuri di fare un buon lavoro riproponendo gli stessi identici post sui vari social in cui siamo presenti? O forse varrebbe la pena razionalizzare la presenza del nostro brand a favore di una maggiore personalizzazione e, quindi, efficacia dei contenuti?cross-posting marketers Hootsuite Social Media Trend Report 2023

Cross Posting e Marketers [Hootsuite Social Media Trend Report 2023]

Impossibile da negare: negli ultimi anni il Social Media Marketer ha dovuto mettere da parte l’attenzione alla strategia per concentrarsi sul ri-adeguamento continuo dei contenuti del piano di comunicazione. Le piattaforme hanno rilasciato decine di aggiornamenti, sono passate a nuovi formati, sono entrate in competizione l’una con l’altra, and so on. In continuazione.
Siamo quindi arrivati ad una paradossale omologazione nell’evoluzione delle piattaforme (ricordiamo la petizione su Change.org firmata da oltre 300.000 persone per bloccare la TikTokkizzazione di Instagram). Tutto ciò ha dato sempre più spazio al famigerato cross-posting, un modo – a detta di molti – per risparmiare tempo e ottimizzare gli sforzi.

Cosa abbiamo dimenticato però? Che i nostri utenti molto spesso sono presenti su più canali, vero, ma che ne fruiscono in modo diverso e con obiettivi diversi.

Lo scotto da pagare utilizzando il cross-posting, quindi, ha un nome: risultati. Secondo la ricerca inoltre, gli stessi marketer inoltre si dichiarano molto più sicuri del valore dei propri contenuti quando creati da zero per ogni piattaforma. Quel 18% di marketer che creano contenuti specifici per ogni social è in crescita, e la tendenza sarà quella di esplorare quali canali rispondono agli obiettivi di business, invece che scervellarsi sull’adattamento delle dimensioni dell’ennesimo post inutilizzabile.

I social come motori di ricerca del domani

I più importanti competitor di Google? Non Bing o Yahoo, ma Instagram e TikTok.

Fonti informazioni brand utenti [Hootsuite Social Media Trends Report 2023]

Fonti informazioni brand utenti [Hootsuite Social Media Trends Report 2023]Secondo una ricerca interna di Google, infatti, il 40% circa dei giovani tra i 18 e i 14 anni americani usa i social come motore di ricerca principale. I social, inoltre, sono oggi più visitati dei motori di ricerca anche per la fascia alta della popolazione.

Per quanto concerne però la scoperta di nuovi brand, quindi l’intento di ricerca informazionale-transazionale, TV e motori di ricerca sono ancora al vertice, insieme al passaparola. Il quarto posto dei social, comunque, non fa che confermare il trend; il passaggio sarà lungo e generazionale, ma solido. Non è mai troppo presto per prepararsi!
Una dritta? Lavorare sull’ottimizzazione SEO dei canali social, usando al meglio keyword, alt text e geolocalizzazione.

Tra gli altri trend assolutamente da conoscere:

Il ruolo fondamentale dei report parlanti

Abbiamo combattuto per oltre un decennio per affermare il posto dei social nel marketing mix, e ci siamo ormai arrivati; una fiducia che si riflette nella progressiva ed esponenziale crescita del budget allocato sulle attività social.
A tale dinamica, però, si associa una più elevata necessità di controllo da parte dei big boss. Problema: spesso da parte loro non c’è la padronanza di lettura di numeri e KPI che il Social Media Strategist e il Marketing manager maneggiano facilmente.
La risposta: far parlare i numeri per mezzo di commenti qualitativi, considerazioni a corredo, e soprattutto di highlights sugli obiettivi raggiunti e case history di successo (qui trovi il corso pratico su come fare Social Media Report da vero professionista)

Social commerce: forse, nonostante la pandemia, non siamo ancora pronti

Il ritiro da parte di Meta di alcune funzioni ce lo aveva già fatto capire: l’accoglienza nei confronti del social commerce è ancora tiepida in tutto il mondo, e ci vorrà del tempo prima del reale consolidamento di questa pratica.

Le cause sono molte, e vanno dallo scetticismo nei confronti della qualità dei prodotti alla paura di rimanere vittime di quelle fughe di dati di cui ogni tanto sentiamo parlare.
L’unico modo per uscirne, lavorare sulle basi: offrire resi e rimborsi facili, proporre valutazioni e recensioni di altri acquirenti e mantenere gli acquirenti informati sullo stato dei loro acquisti.

Customer service: si rafforza il legame con i dipartimenti marketing

Oltre il 49% delle aziende oggi affida il customer service alla divisione marketing e comunicazione. Non basta essere presenti: bisogna tenere a mente gli obiettivi aziendali, rimanere coerenti con il proprio tono di voce, conoscere trasversalmente le strategie e i mezzi migliori per veicolare i messaggi.
I social stessi divengono un canale in cui traghettare la customer satisfaction: sottovalutare questa attività significa perdere delle opportunità.

Uno sguardo al nostro futuro: i Social Media Manager del domani

Chiudo con una nota cui Hootsuite accenna nell’introduzione del documento, ma alla quale personalmente tengo in modo particolare.
Dopo la recessione dovuta alla pandemia e il conseguente boom dei primi mesi del 2022, ora stiamo vivendo una situazione molto delicata: l’inflazione cresce, lo spending dei consumatori cala, le grandi aziende stanno operando enormi tagli della forza-lavoro.
In questo scenario il Social Media Marketer può e deve collocarsi in modo responsabile: la sua figura sta maturando divenendo finalmente una professionalità riconosciuta. Possiamo e dobbiamo far rispettare la nostra expertise, ma dobbiamo ragionare sull’impatto a medio-lungo termine delle nostre azioni, delle scelte, del posizionamento che scegliamo, dei messaggi che contribuiamo a diffondere.

Insomma, noi dobbiamo essere i primi a dimostrare che ciò che facciamo è frutto di un processo strutturato, non di una serie di azioni e “micro-tattiche” attivate al solo scopo di fare il pieno di visualizzazioni e like.

Solo così riusciremo a cementare il valore del Social Media Marketing una volta per tutte.

Fonte presa da: Veronica Gentili

Reel programmabili da Creator Studio

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I Reel diventano programmabili anche da Creator Studio.

Sì, avete capito bene, programmato! Ottimo regalo di natale in anticipo non trovate? 🎁

Ma veniamo a noi, come si fa? 👇

Aprite Creator Studio -> in alto a sinistra andate su Crea -> poi su Reel -> caricate il video, scrivete la caption e scegliete la copertina -> programmate. 🙂

Fonte presa da: Marketing Espresso

https://www.instagram.com/p/Clg7TV-tfMr/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=marketing_espresso_letter_31_novembre_2022&utm_term=2022-12-02

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