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Irene Iannone

Instagram sta cancellando migliaia di profili: che succede, c’è anche il tuo?

By NEWS

Migliaia di account Instagram sono stati sospesi o cancellati nelle ultime ore senza motivo: cosa sta accadendo e che cosa si può fare?

A prima vista sembrerebbe uno scherzo, ma invece è realtà: Instagram sta eliminando in queste ore migliaia di profili dalla sua piattaforma apparentemente senza un particolare motivo . Di fatto, sui forum e sul web in generale social , si susseguono le segnalazioni di utenti che si sono visti seguire principali o il proprio account o hanno perso le osservazioni di follower. Anche noi di WebNews stiamo ricevendo tantissime mail da parte dei nostri lettori ci segnalano la cosa o inviare che informazioni in proposito.

Instagram sospende gli account degli utenti a caso?

Da alcune ore è caos sulla Rete a causa di quanto sta accadendo su Instagram: secondo quanto verificato e le migliaia di segnalazioni che stanno arrivando da tutto il mondo e stanno invadendo il web, migliaia di account Instagram sono stati o cancellati, o sospesi , apparentemente a casaccio, ovverosia senza alcun motivo e senza aver violato alcuna regola . Cosa sta succedendo? In molti hanno inizialmente pensato a un potente attacco hacker.

In realtà, dietro a questo evento ci sarebbe un “semplice” quanto banalissimo errore da parte dei tecnici o del software adibito all’ingrato compito incredibile.

Sembra infatti che Instagram abbia deciso oggi di fare tabula rasa dei tantissimi profili fake presenti sulla sua piattaforma, ma nel tentativo di eliminare quanti più possibile evidentemente qualcosa non sta funzionando a dovere , e alla fine ci stanno andando di mezzo anche account normali e veri, pare addirittura di personaggi famosi . Al momento, in attesa di informazioni ufficiali da parte di Meta, l’unica cosa da fare per gli utenti è incrociare le dita sperando di non venire “toccati” da questa vera e propria purga .

Utenti sospesi, IMPOSSIBILE contestare la decisione!

In caso contrario, contestare la decisione , spiegando le vostre motivazioni attraverso l’apposita funzione messa a disposizione dallo stesso Instagram . A che funzioni, visto che anche lì ci son patto di messaggi di protesta, in questo caso su Twitter dove imperversa l’hashtag #instagramdown , di utenti che non riescono a completare la procedura, che continua a dargli un probabile errore.

Le presentazioni interattive online

By NEWS

Se sei un professionista, un marketer, un insegnante o un formatore saprai bene quanto sia impegnativo creare presentazioni interattive che siano non solo comprensibili per il tuo pubblico, ma anche stimolanti e coinvolgenti. 

Diciamocelo chiaramente, realizzare una presentazione di successo è proprio un lavoraccio. Tra le slides che si inceppano, i formati non sempre compatibili e la mancanza di creatività che colpisce spesso nel momento meno opportuno, dar vita a un prodotto di qualità può diventare una vera e propria sfida, soprattutto se ti affidi a strumenti obsoleti.

Prima di farti prendere dal panico in vista della prossima presentazione, allora, ti sarà utile sapere che oggi sono disponibili tantissimi programmi e siti per realizzare presentazioni interattive direttamente online, semplicissimi da usare, che non richiedono l’installazione di alcun software su tuo PC e che possono davvero aiutarti a risparmiare tempo, energie e denaro.

Sì, perché la maggior parte di questi tool per la creazione di accattivanti presentazioni interattive è gratis! 

Pensati per supportare professionisti ma anche professori e studenti, questi programmi di design mettono a disposizione degli utenti tutto ciò che serve per dar vita a un prodotto di qualità, ricco di moduli, video e strumenti smart di interazione con il pubblico. Non solo, alcuni di essi offrono persino dei template pronti all’uso che ti permetteranno di ottimizzare il lavoro e mettere il turbo alla produttività.

È proprio quello che stavi cercando, vero? Vediamo allora come fare una presentazione interattiva efficace e coinvolgente sfruttando i migliori tool online a costo (quasi) zero. 

Ecco la nostra classifica dei 9 siti e programmi online che devi assolutamente provare.

I tool che abbiamo scelto

Genially

Cosa automatizza? Genially è un Tool davvero facile e intuitivo con cui puoi creare presentazioni, immagini interattive, infografiche, dossier, quiz, e tanto, tantissimo altro. Con Genially puoi arricchire i tuoi documenti e presentazioni con un’ampia libreria di effetti interattivi e animati in pochi secondi. Inoltre puoi attingere da un’ampia gamma di template pronti all’uso, per accelerare la tua produttività e con la garanzia di un risultato professionale.https://www.youtube.com/embed/61ybkHsgIck?feature=oembed

A chi fa risparmiare tempo? Genially è lo strumento giusto per designer, esperti di marketing, professionisti della comunicazione, ma non solo. È uno strumento che va incontro alle esigenze di chiunque voglia creare una presentazione in modo semplice, come il caso di laureandi e professori, una fetta importante degli utilizzatori di questo Tool.

Quanto costa? Genially offre diverse soluzioni tra cui scegliere! Puoi partire gratis o scegliere tra il piano pro da soli 7,49€ al mese o il più completo piano Master da 20,82€ al mese.

Guarda la recensione di Genially.

Ahaslides

Cosa automatizza? Ahaslides si presenta così: “il miglior software di presentazioni gratuito online”. È un Tool che ti permette di creare presentazioni interattive con la possibilità d’inserire Polls. Quiz, Q&A e tool di Brainstorming condivisi per intrattenere e rendere interattive e divertenti le tue presentazioni. Ha inoltre a disposizione diversi template pronti all’uso, che ti consentono di rendere il processo di creazione delle tue slide efficace e veloce.

A chi fa risparmiare tempo? Ahaslides si presta alle esigenze di professionisti del mondo dell’educazione, professionisti del marketing, startupper e chiunque stia coltivando una community online. Lo strumento adatto per chi non sia alla ricerca delle solite presentazioni e voglia mantenere l’interesse e l’attenzione alta del proprio pubblico.

 Quanto costa? Ahaslides offre un piano gratuito aperto a 7 partecipanti in live, che offre la possibilità di creare domande, quiz e brainstorming in maniera illimitata. Ma se quello che cerchi sono le sue massime potenzialità, pagando annualmente, ci sono anche i suoi piani più completi: l’Essential da 4,95$/mese fino a 50 partecipanti e con funzionalità più avanzate, il Plus da 10,95$/mese fino a 200 partecipanti e infine il Pro che per 15,95$/mese ti consente di utilizzare tutte le funzionalità e di estendere le tue presentazioni live a 10.000 partecipanti.

Ci sono inoltre diverse possibilità di acquisto: mensile, one time e Edu con diverse possibilità di prezzo… Se vuoi scoprire quella che fa al caso tuo ti consigliamo di visitare la pagina dei prezzi.

Decktopus

Cosa automatizza? Decktopus è il Tool ideale per disegnare diapositive e presentazioni online con stile, ma non solo! Tra le funzionalità più interessanti infatti risalta la possibilità d’incorporare moduli, video e siti Web nelle slide, convertirli in short link per le Bio dei tuoi canali social, creare mini website e funnel di vendita. Insomma, un grande impulso alla tua produttività che lascia anche spazio alla creatività e strategia.

A chi fa risparmiare tempo? Grazie ad un ingente quantità di layout pronti all’uso è la soluzione che fa risparmiare tempo a professionisti, marketer ed educatori che vogliono creare presentazioni ibride di qualità, con il minimo sforzo.

Quanto costa? Decktopus ti consente una prova gratuita di 7 giorni, una volta conclusa potrai scegliere una delle sue proposte a pagamento: il piano Pro da 4,99$/mese, il Business da 12,99$/mese o il Custom Plan, il cui prezzo verrà redatto a seconda delle tue esigenze.

Google Slides

Cosa automatizza? Google Slides è il Tool con cui puoi creare ed esporre presentazioni e collaborare in tempo reale da qualsiasi dispositivo tu voglia. La sua integrazione con l’ecosistema Google è un punto a favore che consente di esporre le tue idee facilmente, grazie a funzionalità intuitive come la Visualizzazione presentatore, le note del relatore e i Sottotitoli in tempo reale disponibili nelle videochiamate di Google Meet direttamente dalla voce Presentazioni, ma non solo! Puoi ad esempio rispondere ai commenti direttamente da Gmail e persino cercare sul Web e su Google Drive contenuti e immagini pertinenti direttamente dall’interfaccia di questo tool, rendendo tutto più veloce.

A chi fa risparmiare tempo? È senza dubbio una soluzione anti dispersioni di tempo per team che necessitano di uno strumento condiviso in cui collaborare, anche a distanza. Particolarmente adatto per team marketing, educatori e chiunque utilizzi i servizi di Google e cerchi un alleato in più in grado d’integrarsi perfettamente in questo ecosistema.

Quanto costa? Le buone notizie non sono ancora finite: Google Slides è utilizzabile gratis come la maggior parte dei prodotti Google, con poche limitazioni che si adattano a quasi tutte le esigenze. Se poi tu e il tuo team voleste di più, è possibile utilizzare il piano Business Starter da 4,68€/mese per utente, il Business Standard da 9,36€/mese per utente, il Business Plus da 15,60€/mese per utente o l’Enterprise con un prezzo personalizzato per te e il tuo team.

Hypersay

Cosa automatizza? Hypersay nasce per professionisti che cercano un Tool semplice e intuitivo per creare presentazioni interattive da condividere a distanza. Tra le funzionalità migliori troviamo la possibilità di condividere diapositive, creare quiz dal vivo, trasmettere video streaming e la nuova funzionalità chiacchierata, attraverso codici QR da condividere con il pubblico.

A chi fa risparmiare tempo? È una buona soluzione per smart workers, team da remoto e insegnanti in e-learning: tutti coloro che vogliono creare slide interattive dovrebbero provare questo strumento!

Quanto costa? Puoi partire provando il piano Gratuito fino a 10 partecipanti, oppure scegliere uno dei piani a pagamento: da 10 a 200 partecipanti puoi scegliere il piano “Presentazione unica” da 3,99$/per presentazione o per 9,99$/mese avere lo stesso piano ma con presentazioni illimitate.

Guarda la recensione di Hypersay.

Mentimeter

Cosa automatizza? Mentimeter è una piattaforma con cui creare presentazioni interattive e ottenere feedback attraverso elementi interattivi come domande, sondaggi, word cloud, reazioni e tanto, tantissimo altro. Consente un’alta interazione con il pubblico, che potrà utilizzare il proprio smartphone per visualizzare le presentazioni e interagire rispondendo alle domande o ai sondaggi. Consente inoltre la raccolta di dati e statistiche relative ai sondaggi che ti daranno una marcia in più per analizzare i dati e prendere decisioni ponderate a seguito del suo utilizzo.

A chi fa risparmiare tempo? Ottimo per educatori e il mondo dell’istruzione, ma anche per PMI e grandi imprese che lo vogliano utilizzare al fine d’indagini statistiche e di marketing. Un tool di cui difficilmente si può fare a meno una volta provato.

Quanto costa? Le belle notizie sono appena cominciate, potrai infatti utilizzarlo Gratis, senza alcuna carta di credito richiesta. Per sbloccare il massimo delle sue potenzialità però, puoi scegliere uno dei più avanzati piani a pagamento: il Basic da 11.99$/mese, il Pro da 24,99$/mese o l’Enterprise, con un prezzo Custom e redatto in base alle tue esigenze!

Slido

Cosa automatizza? Slido è una piattaforma facile e intuitiva che ti consente di realizzare sondaggi, slides o Q&A. Aiuta i propri utilizzatori a massimizzare l’efficacia di riunioni ed eventi, rendendole più interessanti e d’impatto grazie alle sue funzionalità.

A chi fa risparmiare tempo? Slido si adatta alle esigenze di Imprenditori, organizzatori di eventi online e community manager: uno strumento pensato per rompere lo schema del “one-to-many”, per chi vuole distinguersi dalla massa e rendere uno show i propri discorsi e presentazioni online.

Quanto costa? Puoi provarlo subito gratuitamente, nella sua versione base e con qualche limitazione. Se però vuoi ottenere di più, ecco che potresti scegliere uno dei piani più avanzati, ovvero il piano Engage da 10€/ mese, il Professional da 50€/ mese o l’ Enterprise da 150€/ mese. Insomma, hai solo l’imbarazzo della scelta.

Canva

Cosa automatizza? Canva è probabilmente il primo strumento che viene in mente se si parla di generare grafiche online, e il motivo è noto a tutti: questo Tool è ricco di template per tutti i gusti, con cui è possibile creare presentazioni in poco tempo e personalizzarle grazie ad un editor intuitivo, facile e con un’ottima offerta di modelli grafici e vettoriale, oltre che a una sconfinata libreria di foto professionali.

A chi fa risparmiare tempo? Grafici, social media manager, imprenditori e  chiunque voglia creare slide con uno strumento di facile utilizzo e con un gran numero di funzionalità, anche nella versione gratuita.

Quanto costa? Canva è un’app freemium e in quanto tale può essere utilizzata gratuitamente, in una versione limitata. Ma il bello arriva una volta scelto il suo piano Pro: basta infatti un piccolo investimento di 9,16€ al mese per sbloccare da subito tutte le potenzialità di questo strumento fantastico.

Guarda la recensione di Canva.

Prezi

Cosa automatizza? Prezi è un Tool che ti consente di creare sia presentazioni online sia in video, integrandosi con altri tool come Zoom, Webex e Google Meeting, sia di creare presentazioni animate e dinamiche con grafici interattivi, infografiche e altro ancora. Rende estremamente semplice realizzare presentazioni virtuali coinvolgenti e dall’aspetto professionale che promuovono l’interazione e la collaborazione nell’ambiente di lavoro ibrido.

A chi fa risparmiare tempo? Aziende, professionisti del marketing, educatori e studenti! Prezi fornisce i suoi potenti strumenti con un unico obiettivo: comunicare meglio e in modo più efficace attraverso presentazioni online ad effetto.

Quanto costa? Hai a disposizione una prova gratuita di 14 giorni dopodiché potrai selezionare uno dei suoi piani a pagamento. Il Personal da 8€/mese, il Plus da 10€/mese o il più completo Premium da 59€/mese.

Zulla, l’intelligenza artificiale

By NEWS

 Zulla è un sistema d’intelligenza artificiale dedicata ai copywriter completamente in italiano e destinata al mercato italiano, è quindi lo strumento migliore da usare per chi intende creare contenuti per un’audience nazionale.

Per questo motivo tutti gli sviluppi futuri del software, ed ovviamente anche ciò che è già presente, sono destinati ad ottimizzare l’esperienza d’uso primariamente per gli utenti italiani.

Il tool, come tutti quelli di questo genere guida l’utente attraverso l’utilizzo di template preimpostati da utilizzare per blog, social e tante altre esigenze simili, ed anche non strettamente connesse al web. Vediamo insieme cosa può fare:

Dashboard iniziale ZUlla
  • Creazione di post ed articoli per blog inserendo solo titolo, descrizione e Tone of Voice;
  • Rielaborazione di testi già esistenti e provenienti da altre fonti, destinati comunque al web;
  • Elaborazione dei microtesti per i prodotti inseriti negli e – commerce;
  • Scrittura di post su Facebook, Linkedin e Youtube;
  • Sviluppo di testi non solo per il web, ma destinati anche ad altri usi extra professionali (testi poetici o canzoni);
  • Annunci di lavoro o immobiliari;
  • Ads per Facebook, Google e Youtube.

Tutti i testi che crei li ritrovi nell’area documenti della tua dashboard, e se ne sei l’autore hai anche la possibilità di bloccare qualunque modifica, per proteggere il tuo lavoro da errori accidentali commessi dai tuoi colleghi.

Questo perché, Un’ulteriore caratteristica di Zulla è la possibilità di condividere gli spazi di lavoro con i colleghi del tuo gruppo di lavoro, che potrai ritrovare nel tuo account.

Come muoversi all’interno di Zulla

Entrando nella propria dashboard, la prima schermata di Zulla mostra solo alcuni (i principali) template disponibili; per capire bene le potenzialità dello strumento bisogna però andare ad esplorare la lista completa: davvero impressionante.

Zulla - Template disponibili

In relazione a ciò che ti serve potrai scegliere se vuoi utilizzare le aree blog, social, annunci di lavoro, arte o ads.

L’articolo assistito, inserendo titolo, descrizione Tone of Voice e scegliendo se ottenere solo i titoli dei paragrafi o il loro sviluppo per intero, ti restituirà l’articolo pronto per il tuo blog, oppure la sua struttura.

Content Wizard permette di rielaborare un testo destinato al web, partendo da un altro testo; il risultato sarà un copy migliorato ed arricchito, che ovviamente non infrangerà alcun copyright.

Il Prodotto e – commerce consente la realizzazione di una descrizione, indicando le specifiche tecniche del prodotto, la sua categoria, il produttore ed il tone of voice.

La generazione di parafrasi permette invece, la rielaborazione da una fonte testuale, non necessariamente destinata al web (caratteristica che differenzia quest’area dal content wizard).

Post su Facebook e Linkedin, vengono generati a partire da una descrizione e dall’indicazione dell’audience a cui ti vuoi rivolgere. Il testo così generato può essere copiato nel nostro post.

Su Youtube è possibile generare delle descrizioni di video a partire dalla loro categoria (musica o altro) e dalla descrizione; L’AI di ZUlla genererà un testo descrittivo, più o meno lungo, secondo la tua esigenza.

Gli annunci immobiliari e di lavoro hanno lo stesso funzionamento in termini di campi da inserire, (Categoria/azienda, caratteristiche, tipologia di contratto/ruolo), ti sarà sufficiente copiare ed incollare il risultato dell’elaborazione. Lo stesso meccanismo lo puoi trovare anche per il testo poetico e la canzone.

Funzionamento simile fra loro hanno anche la generazione delle ads su facebook, Linkedin e Google: inserisci titolo e Tone of Voice e l’AI genererà diversi testi fra cui potrai scegliere.

Un’interfaccia molto semplice ed intuitiva, che ti consentirà di risparmiare molto del tempo che abitualmente si perde per imparare ad usare bene un tool.

Altre caratteristiche di Zulla

Zulla è costato anni di sviluppo e questo lavoro si vede anche dalle funzionalità che offre ai suoi utenti, vediamo le principali:

  • Multilingua – I contenuti possono essere generati in più lingue anche se la generazione di testi è super ottimizzata per l’italiano.
  • SEO Ottimizzato – Ricordi cosa avevo scritto sul rischio di penalizzazioni? Bene, Zulla rispetta le richieste di base dei motori di ricerca nella nostra generazione testi. Occorrono però accortezze generali quando si usano questi software, tra le principali ti suggerisco di:
    • Mantenere una frequenza di pubblicazione simile nel corso del tempo (se oggi pubblichi 2 post a settimana, non iniziare a pubblicarne 25!).
    • Rivedi comunque i testi per aggiungere un tocco personale e dare quella sensazione di “contenuto originale” non solo per Google ma anche e soprattutto per i tuoi lettori.

Instagram Stories, i video sotto i 60 secondi non saranno divisi

By NEWS

Su Instagram si potranno condividere nelle stories video di 60 secondi senza che questi vengano suddivisi in segmenti. La strategia è sempre quella di puntare sui video.

Se è vero, come abbiamo visto di recente, che i video su Instagram saranno trasformati tutti in Reels, è vero anche che questo processo, per rincorrere TikTok, non risparmierò neanche le Stories.

Infatti, Instagram sta implementando una nuova funzionalità che permetterà agli utenti di condividere nelle storie video fino a 60 secondi, senza che questi vengano poi spezzettati in vari segmenti. Il test era stato avviato alla fine dello scorso anno e ora, via via, si procede ad un rilascio a livello globale.

In pratica, grazie a questa possibilità, nel momento in cui si tenta di condividere un video nella modalità effimera della piattaforma, appare una notifica in cui c’è scritto che “i video lunghi fino a 60 secondi non saranno più suddivisi in segmenti“.

Come ricorderete, prima, caricando un video di 1 minuto nelle stories, lo stesso veniva spezzettato in tanti segmenti da 15 secondi. Quindi da adesso in poi si assisterà ad una progressiva omologazione dell’app il formato video che restano sempre i Reels.

Obiettivo per Instagram è sempre quello di avere a disposizione nuovi Reels da proporre nel feed e questa mossa di accordare una lunghezza fino a 60 secondi serve proprio ad armonizzare la visualizzazione dei video.

instagram stories video 60 secondi

Però, questa novità arriva a distanza di pochi giorni dalla pubblicazione di dati interni di Meta che dicono che in realtà in formato dei Reels non funziona come sperato. I dati dicono che gli utenti di Instagram trascorrono 17,6 milioni di ore al giorno a guardare Reels, vale a meno di un decimo dei 197,8 milioni di ore che gli utenti di TikTok trascorrono ogni giorno sulla piattaforma di ByteDance.

Fonte presa da: Franz Russo

https://www.franzrusso.it/condividere-comunicare/reels-instagram-tiktok/embed/#?secret=IaF7l4mPzJ#?secret=HYr3uOAA7k

Twitter, video a tutto schermo in stile TikTok

By NEWS

In effetti mancava Twitter a rincorrere TikTok, ma ecco che recupera. Twitter ha annunciato due novità video e quella su cui si discute di più riguarda la visualizzazione dei video a tutto schermo in stile, appunto, TikTok.

Se provate a pensarci un attimo, rispetto a tutte quelle piattaforme che stanno provato a riprendere gli stili più di tendenza tali da farle diventare simili a TikTok (Meta su tutte), mancava proprio Twitter. Ed eccola qua, anche la piattaforma di…, scusate ancora non è chiaro di chi sia, prova a mettersi in mezzo e a rilanciare la tendenza anche sulla propria piattaforma. E come?

Dal suo blog ufficiale Twitter ha annunciato due novità che riguardano il formato video, la più discussa in queste ore è proprio quella che porta Twitter a strizzare l’occhio alla piattaforma di proprietà di ByteDance.

E, quindi, la risposta alla domanda di prima “come?” è semplice, introducendo il formato video a tutto schermo, una modalità che, anche per quelli che si vogliano sforzare a dire che non sia così, sembrerà proprio di trovarsi su TikTok.

Andiamo con ordine e vediamo in cosa consistono le due novità annunciate.

Twitter video tutto schermo tiktok intime blog_TW

La prima, appunto, riguarderà l’introduzione della visualizzazione del video a tutto schermo. Una volta lanciato il video con un semplice tocco, scrollando dal baso verso l’alto, gesto tipico che si fa su TikTok e anche su Instagram per vedere i Reels (praticamente la stessa cosa) verranno consigliati video che hanno fatto registrare un elevato coinvolgimento. Quindi, il tentativo è quello di “rapire” l’attenzione dell’utente trattenendolo all’interno di questo formato. Per uscire, basterà toccare la freccia in alto a sinistra.

Ora, non si tratta di voler copiare del tutto e per tutto TikTok, ma certamente questo formato lo ricorda molto. Non è poi uguale a TikTok perché, sostanzialmente, l’algoritmo non lavora come sull’app di ByteDance.

Certo è che anche Twitter vuole rincorrere il trend del momento e provare ad infilarsi. E non è un caso che dica, in pratica, che l’intenzione è quella di “rendere Twitter il posto migliore per i video”.

Questa modalità a tutto schermo sarà disponibile nei prossimi giorni solo per gli utenti Twitter in lingua inglese e che usano iOS.

carosello video esplora twitter

L’altra novità riguarda il formato “a carosello” per i video nella sezione Esplora, in cui verranno mostrati “alcuni dei video più popolari condivisi su Twitter”. Certo, adesso con l’introduzione anche di questa modalità, bisogna che Twitter si decida a mettere un po’ di ordine nella sezione Esplora, altrimenti diventa una accozzaglia di contenuti.

Questa novità sarà invece disponibile per gli utenti Twitter in lingua inglese su iOS e Android, però in paesi selezionati.

Una brevissima considerazione. Sapendo che spesso per migliorarsi si guarda a quello che fanno i più bravi, cercando di imitarli nel migliore dei modi, questo continuo copia-incolla però rischia di diventare noioso. Sembra quasi che non ci sia voglia di provare a sperimentare qualcosa di nuovo e si propende per la via più facile.

Da qui a pensare che Twitter possa essere in grado di imitare TikTok e per questo avere successo è davvero difficile. Come difficile è pensare che gli utenti arriveranno su Twitter per vedere video. Lo fanno già su TikTok e su Instagram.

E poi, abbiamo visto come è finita l’ultima volta che Twitter ha provato ad imitare un funzionalità che su altre piattaforme è stata un successo. Il riferimento è ai Fleets.

Fonte presa da: Franz Russo

Italiani e messaggistica, 33 milioni di utenti usano WhatsApp

By NEWS

Gli italiani continuano a preferire WhatsApp. L’app di Meta è usata da 33,1 milioni di italiani per 10 ore e 50 minuti al mese. Telegram diventa la terza app di messaggistica più usata con 15,5 milioni di utenti.

Agli italiani piacciono le app di messaggistica, da sempre. Già nel 2013 il 56% degli utenti dichiarava di mandare oltre 5 messaggi al giorno, eleggendo poi WhatsApp come l’app preferita. Negli anni l’apprezzamento degli italiani verso le app di messaggistica è cresciuto costantemente e l’app di Meta è saldamente l’app più usata, anche se, nel frattempo, si sono affacciate altre app che hanno fatto breccia tra gli utenti italiani, soprattutto per quanto riguarda il tema della privacy.

Tutta questa considerazione per arrivare a fare il punto di quale siano le app di messaggistica più usate dagli italiani nel 2022 e lo facciamo grazie ai dati pubblicati di recente da Vincenzo Cosenza. WhatsApp sarà ancora la più usata e amata? Di sicuro, come avevamo visto qualche mese fa, risulta ad essere ancora molto scaricata. Ma vediamo insieme i dati raccolti da Vincos.

Iniziamo subito col dire, senza grandi sorprese, che sì WhatsApp è ancora l’app di messaggistica più amata dagli italiani. Nella prima metà di quest’anno gli utenti che l’ano usata sono stati 33,1 milioni, toccando il livello di 35 milioni di utenti nel mese di giugno, Ma se confrontiamo questi dati rispetto allo stesso periodo del 2021 allora notiamo che WhatsApp, come dato generale, perde appena l’1,4%. Da notare che tre anni fa la media era di 31,8 milioni di utenti.

Dal punto di vista del tempo impiegato sull’app da parte degli utenti, i dati ci dicono che questo si attesta alle 10 ore e 50 minuti, con un picco di alle 11 ore e 29 minuti ad inizio di quest’anno. Sono dati che restano sostanzialmente uguali allo stesso periodo dello scorso anno.

L’app che sicuramente continua a perdere terreno è l’alta app di messaggistica di casa Meta e cioè Facebook Messenger. Destinata a diventare un’app di utilità, in realtà non è mai riuscita del tutto a far innamorare gli utenti italiani. Gli italiani che l’usano sono 17,3 milioni ma il calo che si registra rispetto allo scorso anno è davvero pesante: -21%, ossia 4,5 milioni di utenti in meno. Il tempo di utilizzo di Messenger nei primi sei mesi dell’anno è stato di 50 minuti, in calo del 34% se paragonato a quello registrato nel 2021.

E veniamo a Telegram.

L’applicazione di Pavel Durov conta in Italia 15,5 milioni di utenti e di fatto diventa la terza applicazione di messaggistica più usata dagli italiani. C’è da rilevare che, nonostante la grande crescita degli ultimi due anni, se paragonati allo stesso periodo dello scorso anno, la ricerca di Cosenza ci dice che Telegram ha perso il 7% degli utenti.

Dal punto di vista del tempo trascorso sull’app, gli utenti italiani usano Telegram per 2 ore e 9 minuti al mese, un dato in crescita del 16% rispetto al 2021.

Da annotare la crescita di Discord che nella prima parte dell’anno conta 1,9 milioni di utenti al mese con una crescita del 29% rispetto all’anno scorso e un tempo di utilizzo pari a 1 ora e 20 minuti per utente.

Tutte le altre applicazioni rilevate dalla ricerca di Vincenzo Cosenza segnano un netto calo, segno che il settore va ormai uniformandosi attorno alle app che abbiamo fin qui citato. Una menzione particolare merita Skype, che per anni è stata una delle app più usate, che ormai è sempre più sulla via del tramonto. I dati dicono che in un anno l’app ha perso il 14% degli utenti, pure mantenendo 3,1 milioni di utenti al mese. In netto calo il tempo di utilizzo: -40% e soli 27 minuti per utente.

Altra app che merita una menzione particolare è Signal. L’app di cui molto si è parlato e che sembrava dovesse decollare anche nel nostro paese invece non fa registrare numeri brillanti, anzi. Gli utenti sono poco più di mezzo milione in calo del 48% in un anno, con appena 1 ora di tempo di utilizzo.

Fonte presa da: Franz Russo

Nuova esperienza delle Pagine Facebook

By NEWS

Quante volte vi è capitato? Cosa è cambiato? Come funziona la gestione della Pagina adesso? Cosa va sistemato?

avviso nuova esperienza pagina facebook

Prima di tutto, cosa è la Nuova Esperienza della Pagina Facebook?

Nient’altro che un nuovo layout delle pagine, che vede sparire alcune funzionalità dalle stesse (come il numero di piace e tantissimi Insights) a favorire di una semplificazione dell’interfaccia.

Le differenze principali dalla Pagina classica le delinea lo stesso Facebook e sono:

  • Facile passaggio e navigazione tra una Pagina rivolta al pubblico e un profilo individuale;
  • Interazioni senza interruzioni con altri personaggi pubblici, brand e persone attraverso l’accesso al feed;
  • Il feed della nuova Pagina sarà separato dal tuo profilo;
  • Actionable Insights e notifiche più rilevanti;
  • Strumenti di gestione della Pagina aggiornati.

In realtà il cambiamento può essere molto più traumatico di quello che sembra, proprio perché non solo cambia l’interfaccia, ma anche la collocazione di vari strumenti. Vediamo di rispondere ad alcune domande che sicuramente ti sarai fatto… ed evitare disastri!

Non mi aspettavo questo cambiamento! Cosa devo controllare subito per evitare figuracce?

Come prima cosa ti conviene dare uno sguardo a tutte le sezioni statiche dedicate alle Informazioni, perché qualcosa potrebbe non essere migrato o migrato in parte. Forse dovrai accorciare la bio, perché non tutti i campi hanno la stessa lunghezza della versione precedente.
Subito dopo controlla dove si trovano ora messaggi e inserzioni: non ti preoccupare, c’è ancora tutto, ma la dislocazione è un pochino diversa.
Avere da subito le idee chiare sulla “mappatura” di sezioni e contenuti ti eviterà di perderti qualche pezzo, e di ritrovarti poi con una campagna non spenta o con un utente infuriato che pretende risposta da giorni!

Posso programmare i post direttamente dalle nuove Pagine?

Al momento purtroppo ancora no.
Diciamo che è un male ma non troppo, in quanto ormai la programmazione direttamente da Pagina è effettivamente superata.
Il metodo più affidabile di procedere è senz’altro affidarsi a tool esterni come PostPickr, Hootsuite o tantissimi altri, che di fatto sono meno soggetti a bug e svarioni vari di Meta, ma se non c’è budget puoi utilizzare tranquillamente Meta Business Suite 

Come funziona la questione feed? Posso configurarlo?

Ebbene sì, la nuova Pagina include un feed, separato dal feed del tuo profilo personale e dedicato alla tua “presenza” sulla Pagina stessa.
Se disponi dell’accesso tramite Facebook (vedi il punto successivo!) potrai seguire brand, partner, personaggi pubblici e gestire i contenuti che appariranno nel nuovo feed; ricorda che tutti coloro che come te hanno accesso tramite Facebook possono accedere a questo feed e visualizzarlo, e che le azioni che compie la tua pagina sono pubbliche per impostazione predefinita. Se desideri modificarla, devi accedere alla sezione Impostazioni della nuova Pagina.
E le Pagine che seguivi prima? Vengono mantenute come connessioni, infatti dovresti poter vedere i loro aggiornamenti.

I nuovi ruoli: che differenza c’è tra “Persone con l’accesso a Facebook”, “Persone con l’accesso alle attività” e “Community Manager”?

Le “Persone con l’accesso a Facebook” possono effettuare lo switch dal proprio profilo alla pagina e gestirla direttamente da Facebook, oltre che con altri strumenti come Creator Studio e Meta Business Suite.
Le “Persone con l’accesso alle attività” possono gestire solo attività specifiche da Creator Studio e Meta Business Suite.
I “Community Manager” possono moderare i commenti nelle chat, sospendere o rimuovere le persone che violano gli Standard della community e vedere tutti gli amministratori della Pagina.

E infine: se non mi piace… Posso tornare alla modalità Pagina classica?

In molti casi sì, anche se personalmente te lo sconsiglio: la direzione verso cui sta andando Meta è questa, e forse è più utile, salvo in casi estremi o per esigenze particolari, iniziare a padroneggiare al meglio questo nuovo assetto.
Per fare il passaggio comunque basta aprire la pagina, cliccare sui tre puntini accanto a “Modifica pagina” e selezionare “Passa alle Pagine classiche”, seguire i passaggi e cliccare sempre “Continua”.
Attenzione, però: il passaggio non è totalmente “indolore”, infatti ad esempio le inserzioni create sulla nuova pagina saranno interrotte e non potranno essere modificate né riavviate a meno che non torni alla nuova esperienza. Altro problema, ad oggi i contenuti come post, foto, video e storie che creati nella nuova Pagina vanno persi con il ritorno alla classica. 

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